3 Dicembre 2008
– «Il nostro non è un capriccio campanilistico ma una battaglia di giustizia sanitaria a tutela del territorio della Valmusone». Così, i Sindaci di Castelfidardo e Loreto Mirco Soprani e Moreno Pieroni hanno anticipato – nella conferenza stampa svoltasi in mattinata – i contenuti e le motivazioni del Consiglio Comunale congiunto convocato per venerdì prossimo (5 dicembre, ore 19.00) presso il Municipio fidardense. L’assemblea, alla quale sono stati invitati il presidente della Giunta Regionale Gian Mario Spacca, l’assessore alla Sanità Almerino Mezzolani ed il dirigente del servizio salute Carmine Ruta, verterà su un unico punto all’ordine del giorno: l’ospedale di rete. «Se due Amministrazioni si uniscono invitando gli esponenti della Regione, la ragione è semplice: vogliamo che vengano spiegati chiaramente i motivi che hanno portato alla scelta del sito dell’Aspio a scapito dell’Acquaviva, smentendo i dati di una graduatoria che non ci siamo affatto inventati – come qualcuno del Pd locale è riuscito a dire – ma che è stata redatta in base a parametri ministeriali da un gruppo di lavoro regionale», ha detto Soprani, che ha continuato: «Siamo convinti che siano prevalsi unicamente giochi politici di partito ed il nostro ricorso (che il Tar dovrebbe discutere in data 18 dicembre ndr) è un atto a difesa di una comunità di oltre 100.000 abitanti popolosa quanto quella di Ancona e di rispetto verso i 10.000 che hanno firmato le petizione. Non abbiamo alcun timore di spendere 10.000 € per verificare se il percorso della Regione è legale: non siamo noi a sperperare soldi, basti pensare che il terreno dell’Acquaviva è disponibile al prezzo simbolico di un euro, mentre per quello dell’Aspio la Regione dovrà spendere milioni. Come lo giustifica?». Un argomento ribadito da Moreno Pieroni, che ha aggiunto: «Stiamo subendo una politica Ancona-centrica, una strategia che già da tempo era stata decisa: ci dà particolarmente fastidio essere stati convocati più volte dalla Regione per concordare la scelta e formulare proposte poi ignorate. Non si può prendere in giro la gente così sfacciatamente, mettendo la sanità in mano a dei burocrati. Tutti i Comuni della Valmusone hanno fatto fronte compatto per anni su San Sabino e su questo non cambiamo posizione: sul piano sanitario 2007/2009, si parlava di ospedale di rete di Osimo, poi, con una semplice delibera, la Giunta Regionale ha stracciato tutto. La richiesta che farò in Consiglio alla Regione è quella di tornare indietro perché credo sia giusto che l’Inrca rimanga ad Ancona – che su questo ha ottenuto una vittoria di Pirro tenendoselo vicino – e che l’ospedale di rete sia della Valmusone, che nel frattempo ha visto penalizzati i propri nosocomi. In questo progetto a salvaguardia dei diritti e della salute dei cittadini che rischiano di non avere più neanche il 118 pronto sul territorio, non abbiamo avuto il supporto dei partiti più grandi. Ci accusano di campanilismo, ma la nostra gente è unita e ci battiamo per la qualità delle strutture». Curioso un particolare riportato da Pieroni: il Vescovo di Loreto si è recato personalmente in Comune per firmare la petizione a sostegno delle Amministrazioni di Loreto e Castelfidardo.
Comune di Castelfidardo