28 Marzo 2013
Si aprirà in grande stile a Washington, ove l’ambasciatore Claudio Bisogniero ha deciso di rendere omaggio a un simbolo del made in Italy, si chiuderà in Australia con l’esibizione all’Opera house di Sidney di un “nostro” artista: ma fra i due prestigiosi estremi, il programma delle celebrazioni per il 150esimo anniversario della fondazione dell’industria della fisarmonica sarà essenzialmente calato nel contesto e sulla valorizzazione di ogni espressione locale. Da un Soprani all’altro, l’attuale sindaco Mirco ha illustrato in conferenza stampa il ricco calendario varato “per ringraziare idealmente l’illustre predecessore – Paolo Soprani, dalla cui geniale scintilla nacque nel 1863 la prima fabbrica di fisarmoniche, volano di un fenomeno produttivo travolgente – ma anche le numerose maestranze che vi hanno lavorato, le imprese che hanno assicurato nel tempo occupazione e benessere e ancor oggi compongono una nicchia di qualità il cui Pil viaggia in controtendenza rispetto alla crisi generalizzata”. L’immagine, la notorietà e l’operosità di Castelfidardo si identifica nello strumento ad ancia. E la città si immerge già da domani (venerdì) in un clima tutto particolare, con l’arrivo della nutrita troupe della Rai che effettuerà riprese per la trasmissione di Rai 3 “Il Viaggio” condotta da Pippo Baudo. Un personaggio storico della Tv italiana, che registrerà in piazza della Repubblica (messa in onda il 17 giugno) con il sottofondo della Fisorchestra Marchigiana. “Una presenza che ci onora”, ha detto il sindaco, passando poi a spiegare i criteri che hanno ispirato la stesura delle iniziative, “per le quali abbiamo raccolto ogni proposta dando un ruolo a ciascuna realtà”. Uno sforzo frutto dell’impegno di tanti, del contributo di 40mila euro “fortemente voluto dalla Regione Marche e dal Governatore Spacca”, del sostegno della fondazione Carilo, “sempre vicina nei momenti che contano”.
Tanti eventi di qui alla fine dell’anno, ma non solo serate musicali, che pur belle passano: pubblicazioni inedite, mostre originali (come quella dei loghi delle ditte produttrici di fisarmoniche), lo speciale annullo postale, banner sui Monumenti più significativi, un convegno dal taglio economico con ospiti di rilievo internazionale, sperimentazioni e ricerche. Un panorama ampio e accurato in cui è fondamentale la partnership organizzativa della Pro Loco del presidente Aldo Belmonti che è da sempre il trait d’con il territorio e la collaborazione degli altri enti. Vedi il Museo della fisarmonica che parteciperà con Vincenzo Canali e un fisarmonicista alla vetrina statunitense del 18 aprile (trasferta che verrà pagata di tasca propria dai diretti interessati e dal presidente del Consiglio Adamo senza distrarre soldi pubblici) ed è promotore con la Eko di Recanati della rassegna “Musei in Musica” di fine maggio con i Camaleonti tra gli ospiti; il Cdmi, centro didattico musicale italiano che come spiegato da Laura Francenella sta portando avanti un progetto sugli antenati ottocenteschi della fisarmonica di cui ripristinerà la funzionalità, presentando i risultati di tale lavoro il 13 e 14 settembre; la scuola civica di musica “P.Soprani”, che “sta facendo formazione all’interno delle scuole Mazzini e offrirà lezioni gratuite” (parola di Moreno Giannattasio), Ideazione Eventi che sta sviluppando una nuova edizione dello storico Festival internazionale (dal 18 al 22 settembre) “puntando sull’innovazione, sugli artisti locali e sugli incentivi agli iscritti” (Francesca Santini). Fra le novità assolute, il tributo a Gervasio Marcosignori che si svolgerà in piazza venerdì 19 luglio, la prima edizione del concorso nazionale di organetto e l’allestimento a cura di Beniamino Bugiolacchi e Confartigianato di una retrospettiva sugli artigiani del suono. “Crediamo di essere riusciti ad elaborare proposte coinvolgenti e d’alto livello”, ha concluso il sindaco; del resto come sottolineato da Galeano Binci consigliere della fondazione Carilo, “la storia della fisarmonica è la storia della nostra comunità e della nostra economia: se Paolo Soprani, un secolo fa, avesse ritirato i suoi fondi, la Cassa di Risparmio non avrebbe avuto nulla in cassa: l’evoluzione della banca locale è parallela a quella dell’industria”.
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Comune di Castelfidardo