21 Aprile 2010
«Castelfidardo ci insegna che la patria si costruisce in ogni momento e in ogni giorno piuttosto che con una guerra, che la religione è essenziale ma non va mai portata nello scontro politico o militare e che preservare la memoria non è un mero e nostalgico esercizio del passato, ma un prezioso elemento per orientare l’azione futura»: è il sunto della ‘lezione’ che il generale Massimo Coltrinari ha rivolto agli ufficiali dell’Istituto Superiore di Stato Maggiore interforze di Roma, un gruppo di oltre 70 allievi giunto in mattinata in città per visitare i luoghi della Battaglia in concomitanza con il 150° anniversario. Il Sindaco Mirco Soprani ha portato il saluto dell’Amministrazione spiegando agli illustri ospiti che il Salone degli Stemmi – ove li ha accolti unitamente al presidente della fondazione Ferretti Eugenio Paoloni e ove sono rappresentati i simboli tutti i Comuni che contribuirono alla costruzione del Monumento Nazionale delle Marche – esprime proprio quegli ideali di unità che le tensioni e le divisioni odierne sembrano voler rimettere in discussione. «Quella di Castelfidardo, è stata una fortunatamente una ‘piccola’ guerra quanto a numero di vite sacrificate – ha aggiunto il primo cittadino – ma significativa negli effetti e sviluppi cui ha dato impulso nel processo risorgimentale con l’apertura della breccia di Porta Pia». Nel primo pomeriggio, gli ufficiali si sono poi recati nell’area in cui si svolsero gli eventi militari del 1860: presso l’Ossario-Sacrario, alla presenza del Prefetto Meoli, delle massime autorità regionali e provinciali dell’Arma e della Guardia di Finanza, è stata solennemente scoperta una lapide a ricordo dei valori patriottici, che verrà posizionata permanentemente in un apposito spazio donato dalle Opere Laiche Lauretane.
Comune di Castelfidardo