29 Luglio 2019
Venerdì 9 e sabato 10 la città si trasforma con la quinta edizione della rievocazione storica: Tracce di 800 ha in serbo una quantità di sorprese, novità e collaborazioni. Un programma esplosivo nei contenuti e nello spessore. L’acqua e il palio che le è dedicato rimangono il tema centrale a sottolineare l’importanza strategica e igienica in termini di sviluppo e benessere dell’arrivo del pubblico acquedotto. Frutto di una ricerca accurata, di un coinvolgimento appassionato dell’intera città e di oltre 500 figuranti in costumi d’epoca, Castelfidardo fine 800 mette in campo un’organizzazione scrupolosa ad ampio spettro. “Al termine del nostro primo lustro, trova compimento il progetto di far diramare dal nucleo principale una serie di eventi gestiti direttamente da ciascuno degli otto quartieri, che in base alla rispettiva cultura, natura e desiderio stanno predisponendo attività contestualizzate nel periodo storico oggetto d’osservazione”, spiega il presidente dell’associazione Tracce di 800 Carlo Zenobi. Sicchè, le lancette del tempo torneranno indietro pennellando scene di vita quotidiana di due secoli fa in ogni angolo del centro: arie d’opera, laboratorio di bambole, giochi con gli stracci e rimedi della nonna con la dott.ssa Daniela Cesaroni che farà riscoprire l’utilità e i benefici curativi di alcune piante aromatiche e officinali nell’allestimento dei Terzieri; laboratorio di tagliatelle, stima delle dote, maniscalco e sgranatura pannocchie a Sant’Agostino; racconti castellani, organetto, fisarmonica e sceneggiata amorosa alle Fornaci con il “duo acefalo”; artigiani all’opera e un percorso fra mestieri e antichi viottoli del primo insediamento urbano col quartiere San Rocchetto; lavorazioni, riparazioni per la pesca, attività del mulino, arte & saperi del mugnaio e dell’arrotino all’Acquaviva; dimostrazioni sulla tessitura a telaio, laboratori di trecce di cipolla e aglio, trasformazione della maggiorana in timo al Cerretano. E ancora, il fascino dell’antica scrittura amanuense, preparazione del formaggio e battitura del grano al quartiere Figuretta, musica folk, flora marchigiana, volo dei rapaci e canto degli uccelli alle Crocette con la straordinaria partecipazione di Gianluigi Mandolesi e delle sue aquile, falchi e barbagianni ammaestrati mentre Roberto Menghini interpreta il prof. Luigi Paolucci, ornitologo che intratteneva un assiduo confronto con Darwin ed aveva catalogato un gran numero di piante autoctone assumendo la Selva fidardense come punto di osservazione privilegiato.
Fra le ulteriori novità e partnership, la possibilità di usufruire gratuitamente di brevi ma esplicative visite guidate in più lingue (inglese, tedesco e russo) per introdurre il turista e lo spettatore ad una conoscenza più approfondita dei fatti e dei posti narrati e la collaborazione con l’artista Giorgio Toccaceli che presta la sua agile matita ed ironia a supporto della comunicazione e dell’immagine grafica e sarà protagonista di una mostra in Auditorium San Francesco.
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Comune di Castelfidardo