22 Novembre 2008
Fare opposizione è molto più semplice che governare, si sa; farla costruttivamente sta diventando una chimera. L’attacco del capogruppo dell’Unione sulle pagine de “Il Resto del Carlino” è a tutto campo e a tutto campo rispondo con un principio dettato dagli interessi della comunità e non di aree partitiche. A questo proposito, pongo un interrogativo a Lorenzetti: chi rappresenta nella sua nota stampa, considerando che la lista civica con cui si è presentato alle elezioni è divisa su molteplici argomenti, ospedale di rete in primis (socialisti e rifondazione si sono dissociati al momento del voto in Consiglio)?
Anzitutto, come già detto replicando al segretario del P.D. locale, non capisco quale sia il problema sulla “paternità” della convocazione del Consiglio Comunale del 5 dicembre p.v. sull’ospedale di rete. Mi stupisce che si insinui che non vogliamo parlarne davanti a tutti. Mi sono sempre messo in gioco apertamente, sia a mezzo stampa, sia attraverso la petizione popolare e trovo offensivo – nei confronti dei cittadini che egli stesso rappresenta – che un consigliere non dia alla petizione l’importanza che merita, pur nella diversità delle idee politiche. Lorenzetti sostiene che non ci apriamo al contradditorio. E’ vero, non ci interessa ascoltare i tecnici della Regione, ma vogliamo sapere dai “politici” perchè hanno ignorato la graduatoria redatta da un apposito gruppo di lavoro che collocava l’Acquaviva al primo posto nella graduatoria dei siti idonei. Si è preferito quello dell’Aspio, malgrado l’acquisizione del terreno costi alla collettività milioni di Euro a fronte del prezzo simbolico di un euro dell’area fidardense. Lorenzetti ci accusa poi di sprecare soldi per difendere i diritti di una comunità trascurata dai politici della Regione, una comunità che – sottoscrivendo in massa la petizione – ci ha spinto (dopo il voto del Consiglio Comunale) a presentare ricorso per farsi rispettare. Ricorsi che, secondo Lorenzetti, sono un’abitudine di Solidarietà Popolare. Puta caso, però, che quando abbiamo impugnato gli atti del Cigad, il Consiglio di Stato ci ha dato ragione e i soldi spesi nelle procedure legali sono stati ampiamente “recuperati” dalle gestione del servizio, che ora continua a dare utili. A differenza del passato. Ma non stiamo a rinvangare storie note, tirate fuori solo per alimentare sterili polemiche.
Ci si rinfaccia poi di far ritardare l’iter per la realizzazione dell’ospedale. La Regione ha perso 20 anni (da San Sabino in poi) e i Comuni di Castelfidardo e Loreto non possono permettersi di far valutare la legalità della decisione assunta? Se il nostro ricorso è così infondato come Lorenzetti (o il suo partito) sostiene, la “perdita di tempo” sarà minima e la Regione procederà alla realizzazione di una struttura che – si badi bene – include l’Agenzia per la terza età di Ancona (e sottolineo Ancona) ma non è un ospedale di rete. Al contrario, se il Tar accogliesse il ricorso, la Regione dovrà semplicemente tornare sulla decisione assunta, “rassegnandosi” a costruire nel sito che era stato giudicato maggiormente idoneo.
Lorenzetti sostiene inoltre che l’Amministrazione spenda inopportunamente soldi pubblici. Mi riferisco all’acquisizione dell’ex convento di Sant’Agostino (su cui abbiamo per altro le idee chiarissime), di cui si tace il fatto che sia uno degli edifici di maggior pregio storico-culturale della città, il cui recupero, come da programmi elettorali, avverrà con finanziamenti anche ministeriali ed europei. D’altro canto, si reputano un’inezia i 250.000 Euro necessari per la bonifica dell’area ex Nobili, che a parere di Lorenzetti, il Comune avrebbe dovuto investire pur senza detenerne la proprietà. Anche su questo tema, ribadiamo che il Comune è pronto a fare la sua parte, ma evitando speculazioni di privati: stiamo semplicemente attendendo dal Tribunale l’assegnazione dell’area. Un appunto sulla concessione edilizia alla ditta Balestra. Se fosse vero che il parere della Provincia era negativo, il Comune non avrebbe potuto fare nulla. Basta leggere gli atti per sincerarsene. Così come per il recupero della facciata dell’ex ditta Moreschi: la commissione edilizia ha dato parere favorevole, compreso il tecnico espresso dalla sinistra.
Comune di Castelfidardo