5 Settembre 2008
Ospedale di rete, incontro in Regione tra i Sindaci
Comunicato
L’ospedale di rete della zona metropolitana sud di Ancona e l’Inrca – Agenzia nazionale per l’invecchiamento saranno una struttura unica. I sindaci del territorio interessato questo pomeriggio si sono incontrati in Regione per una riunione con l’assessore alla sanità Almerino Mezzolani e il dirigente del Servizio Salute Carmine Ruta e hanno preso atto che altre ipotesi sono impraticabili in quanto, come sottolineato da Mezzolani e Ruta, non sono considerate finanziabili da parte del Ministero della Salute. Nel corso dell’incontro, in base agli approfondimenti condotti dai tecnici, è stata valutata l’agibilità dei siti proposti nei mesi scorsi. I più idonei, limitatamente al punto di vista morfologico, sono risultati quelli di Acquaviva, Camerano – Aspio, Camerano – zona Zipa 2 e Angeli di Varano. Il finanziamento, qualsiasi sia la scelta del sito, sarà garantito dal Ministero. L’accordo di programma in merito è già in fase avanzata di predisposizione da parte della Regione in coerenza con le indicazioni del Ministero e attende solo di essere perfezionato con l’indicazione del sito. I sindaci hanno chiesto una settimana di tempo per effettuare le loro valutazioni sulla localizzazione in base ai dati forniti dalla Regione e tenendo conto dei parametri e delle valutazioni di carattere socio-sanitari. L’assessore Mezzolani in conclusione ha espresso soddisfazione per l’esito dell’incontro. ’L’indirizzo ’ commenta ’ è quello giusto. Il poco tempo di riflessione chiesto dai sindaci dimostra il loro grande senso di responsabilità. Tutti infatti auspichiamo che si possa arrivare al più presto alla chiusura dell’accordo di programma e alla gara per il progetto definitivo che potrebbe già essere indetta alla fine di ottobre. Tempi stretti inoltre ci garantiranno la possibilità di lavorare in modo più agibile al piano completo per l’utilizzo delle risorse. E’ ferma intenzione della Regione e dei Comuni infine, qualsiasi ipotesi venga messa in campo, garantire il presidio dei servizi essenziali sul territorio affinchè la fase di transizione non arrechi alcun disagio ai cittadini’.
Dal progetto di prefattibilità presentato ai sindaci già il 30 maggio scorso, emerge che la nuova struttura avrà 250 posti letto sistemati in stanze doppie e singole in grado di ospitare dai 13 mila ai 14 mila ricoveri e sei sale operatorie. In totale la superficie coperta sarà di circa 35 mila metri quadri. La struttura costerà circa 70 milioni di euro, a parte il terreno. Da precisare che l’elisuperficie ed i parcheggi vanno conteggiati a parte. Il corpo della struttura sarà articolato in tre parti: degenza (8.830 metri quadri), ricerca biomolecolare (5.000 mq), piattaforma tecnologica di diagnosi e cura (6.100 metri quadri). A questi spazi vanno aggiunti i servizi generali sanitari (2.900 metri quadri) e quelli generali non sanitari, come uffici, magazzini, cucina, mensa, bar (6.770). La struttura clinica all’avanguardia in Italia sarà in grado di dare totale copertura al fabbisogno attuale e di ospitare qualunque utenza, quindi non solo anziani, dell`intera area metropolitana sud.
Naturalmente, in questa logica è previsto il pronto soccorso, la TAC, la PET, la risonanza magnetica, la dialisi, l’endoscopia, il centro trasfusionale e la tradizionale diagnostica per immagini.
Dal progetto di prefattibilità presentato ai sindaci già il 30 maggio scorso, emerge che la nuova struttura avrà 250 posti letto sistemati in stanze doppie e singole in grado di ospitare dai 13 mila ai 14 mila ricoveri e sei sale operatorie. In totale la superficie coperta sarà di circa 35 mila metri quadri. La struttura costerà circa 70 milioni di euro, a parte il terreno. Da precisare che l’elisuperficie ed i parcheggi vanno conteggiati a parte. Il corpo della struttura sarà articolato in tre parti: degenza (8.830 metri quadri), ricerca biomolecolare (5.000 mq), piattaforma tecnologica di diagnosi e cura (6.100 metri quadri). A questi spazi vanno aggiunti i servizi generali sanitari (2.900 metri quadri) e quelli generali non sanitari, come uffici, magazzini, cucina, mensa, bar (6.770). La struttura clinica all’avanguardia in Italia sarà in grado di dare totale copertura al fabbisogno attuale e di ospitare qualunque utenza, quindi non solo anziani, dell`intera area metropolitana sud.
Naturalmente, in questa logica è previsto il pronto soccorso, la TAC, la PET, la risonanza magnetica, la dialisi, l’endoscopia, il centro trasfusionale e la tradizionale diagnostica per immagini.
Uff. Stampa Regione Marche
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Comune di Castelfidardo
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