21 Aprile 2009
Una importante occasione di riflessione e confronto a favore dell’edilizia abitativa. Un incontro per permettere alle Aziende Casa e agli Erap di affrontare la sfida del ”Piano nazionale di edilizia abitativa” varato del Governo e mirare a modelli di eccellenza, attraverso il confronto di esperienze regionali.
Questi gli alti propositi del seminario “Nel Piano come Aziende Casa”, organizzato da Federcasa in collaborazione con Erap Ancona e Coordinamento Erap Marche, che si terrà ad Ancona il prossimo 22 aprile dalle ore 9.30, presso la sede della Regione Marche, Palazzo Li Madou, in via Gentile da Fabriano, 2/4.
Una doppio approccio dunque, sociale e imprenditoriale, è quello richiesto agli enti gestionali del patrimonio residenziale pubblico, che giocano un ruolo intermedio, spesso scomodo, fra le istituzioni locali e gli utenti. Tra le contraddizioni e nella difficoltà di far quadrare bilancio sociale e bilancio finanziario, devono nascere soluzioni per gli sviluppi futuri del settore e dei suoi operatori, che hanno bisogno principalmente di una maggiore autonomia e di regole chiare e uguali per tutti.
Interverranno al convegno esponenti di tutti gli enti e le istituzioni coinvolte, tra cui Gian Mario Spacca, Presidente della Regione Marche, Gianluca Carrabs, Assessore regionale con delega all’Edilizia Pubblica, Ezio Capitani, Coordinatore Presidenti Erap Marche e Luciano Cecchi, Presidente Federcasa, oltre a vari operatori del Piano Casa che apporteranno proposte e contributi per far fronte in modo concreto alle questioni sollevate dal nuovo Piano nazionale.
Il Piano varato dal Governo infatti propone un nuovo modello operativo basato su Fondi immobiliari locali e su logiche di intervento integrato. In questo modello le Aziende Casa e gli Erap rivendicano il proprio ruolo sia di braccio operativo dei Comuni che di erogatore di servizi abitativi a tutto campo, dai più deboli ai ceti medi, con la necessità di conciliare la la difficile contraddizione legata alla missione propria degli enti, che fonde la vocazione sociale per la protezione dei più deboli – oggi sempre più declinata in termini di integrazione sociale nei quartieri difficili – con l’esigenza di efficienza e di equilibrio economico.
Comune di Castelfidardo