Regione Marche

Altre Notizie

11 Novembre 2010

Mobilità sostenibile, un sondaggio nelle scuole
Comunicato

Dagli adulti e dalle istituzioni, l’esempio; dai giovani, uno stile di vita più coscienzioso ispirato al rispetto dell’ambiente. “La mobilità sostenibile nella città della fisarmonica e dell’Unità d’Italia” è il tema attorno al quale hanno ragionato autorità e studenti nel corso della conferenza-seminario tenutasi in mattinata presso l’Itis Meucci nel contesto della settimana Unesco di educazione allo sviluppo sostenibile. Introdotta dal prof. Gianni Spinsante, l’iniziativa è stata presentata da presidente dell’ente promotore, la Fondazione Ferretti. “La Comunità Europea ha posto dei macro obiettivi cui devono ispirarsi le pratiche quotidiane: trovare alternative alle auto, utilizzare di più e meglio il trasporto pubblico, diminuire gli spazi motorizzati”, ha detto Eugenio Paoloni dopo aver inquadrato il problema dell’inquinamento che attanaglia l’Italia ed Ancona in particolare con ben 129 sforamenti delle fatidiche Pm 10, cioè delle diffusioni tollerabili di polveri sottili. Da questo input è nata l’idea di effettuare un sondaggio a livello locale per capire “quali siano i motivi che all’interno di ogni famiglia impediscono di usare i mezzi pubblici e contribuiscono ad alimentare il traffico che inficia la qualità dell’aria e della vita”. L’indagine conoscitiva sarà distribuita ad ogni studente e genitore delle scuole elementari e medie dalla prossima settimana, mentre gli alunni stessi dell’Itis l’hanno rimodulata sul proprio target: i risultati ottenuti verranno elaborati dai riferenti del progetto e dagli studenti del Meucci e saranno di ausilio al Comune per trovare soluzioni condivise e lavorare in sinergia per attuare misure alternative di movimento. “Il traffico è uno degli aduttori principali – ha ricordato l’assessore provinciale all’ambiente Marcello Mariani – ma non l’unico: pensiamo alle emissioni industriali e a quelle derivanti dagli impianti di riscaldamento. Ciò che ci deve far riflettere e che la sostenibilità non è un principio scientifico, ma politico: è lo sviluppo che garantisce i bisogni delle generazioni attuali senza compromettere quelli delle future, un miglioramento della qualità della vita senza eccedere sulle capacità di carico degli eco-sistemi. Dunque, un problema di cultura, perché ogni sperimentazione e/o applicazione tecnologica come il car pooling o la green economy di cui molto si parla e poco si fa, deriva da un approccio culturale che purtroppo nel nostro Paese è soffocato da scelte come quella della prossima Finanziaria che taglierà del 55% le risorse destinate al risparmio energetico”. Un dato inquietante quanto quello di fonte “Bocconi”: nelle Marche, dal 1954 al 2007, il suolo urbanizzato è aumentato del 319%, la popolazione del 37%. Sta in capo alle scelte di chi governa, dunque, la responsabilità di creare le condizioni attraverso cui una “cultura dell’ambiente” possa crescere. “Molto è stato fatto – ha detto il vicesindaco Sergio Serenelli – come i bandi per incentivare l’installazione dei pannelli solari ed il progetto, ormai prossimo alla definizione, di dotarne tutti gli edifici pubblici, ma senza la collaborazione e l’impegno dei cittadini gli obiettivi non si raggiungono”. Il riferimento principale – su cui si è poi acceso il dibattito – va alla raccolta differenziata, che pur in aumento, non ha raggiunto il traguardo del 50% che scongiurerà l’ecotassa ministeriale. Le proiezioni al 31 dicembre – ha detto Matteo Finelli, tecnico del consorzio Coneroambiente – dicono che ogni fidardense produrrà 480 chili di rifiuti: “è un buon dato, che misura una tendenza alla diminuzione e premia la politica coraggiosa del Porta a Porta adottata dall’Amministrazione, ma contrasta con il fatto che è troppa bassa è la percentuale di umido (200 grammi a persona anziché 400 al giorno), segno che ancora non smaltiamo sufficientemente bene”.

Lucia Flaùto
Comune di Castelfidardo

Comune di Castelfidardo

torna all'inizio del contenuto