21 Maggio 2021
Spesso il male di vivere ho incontrato”… non ci sono forse versi più attuali e calzanti di questi del poeta ligure Eugenio Montale per rappresentare la condizione del periodo che siamo chiamati a vivere da più di un anno a questa parte. Ed ecco allora che l’impegno della scuola si è fatto ancora più forte per fare in modo che quel “male” potesse trasformarsi in qualche modo in “bene” e questo è stato possibile anche grazie all’incontro con la poesia e con i grandi scrittori, guide preziose che ci esortano sempre a farci guidare dalla bellezza. Ha avuto questo significato il progetto “Meucci passione d’Autore 2”, che si è concluso nel mese di maggio con l’ultimo incontro proprio su Eugenio Montale, magistralmente condotto dal prof. Roberto Filippetti.
La rassegna, inaugurata lo scorso anno a partire dalla sfida posta dal lockdown e dalla didattica a distanza, è proseguita quest’anno con una seconda edizione, che ha coinvolto tante classi del nostro Istituto con un tema diverso ad ogni occasione.
L’appuntamento iniziale, come quello conclusivo, è stato affidato al prof. Filippetti, che ha parlato di “Fiabe senza tempo…né età”, un evento che è stato collegato al contest dell’iniziativa di promozione alla lettura “Io leggo perché”. Con la sua umanità lieta ed affascinante il prof. ci ha condotti a scoprire che le fiabe sono sempre fonte di insegnamento perché “l’uomo, ascoltandole, impara se stesso”, una lettura che è nutrimento per la mente, un incontro che educa il cuore e ci aiuta a scoprire la nostra identità. I successivi appuntamenti, nei mesi di gennaio e di aprile, sono stati dedicati a due romanzi, la cui lettura appassionante ha coinvolto più classi del nostro Istituto. Agli autori, Gabriele Clima e Viola Ardone, intervenuti in videolezione, gli studenti hanno esposto le proprie riflessioni, con domande e curiosità, dimostrando interesse e attiva partecipazione. Nell’incontro con Gabriele Clima, autore del romanzo “Black Boys”, ci siamo lasciati trasportare dalla storia del giovane protagonista, Alex, appassionandoci alla sua vicenda che affronta i temi del dolore, della caduta, della paura del diverso e del razzismo. Abbiamo capito che il dolore può avere tanti nomi, anche in giovane età, ma che è sempre possibile “un altro modo delle cose”. Nel mese di aprile, 140 studenti hanno avuto il piacere di dialogare con la scrittrice Viola Ardone in merito al suo romanzo “Il treno dei bambini”, caso editoriale attualmente in corso di traduzione in 25 lingue. Attraverso il percorso di formazione del protagonista e il suo riscatto sociale, abbiamo affrontato i temi della solidarietà, dell’accoglienza ma anche della ricerca di se stessi, riscoprendo una pagina del ‘900 importante ma ancora poco conosciuta. L’intero percorso, volto a trasmettere nei giovani l’idea della lettura e della letteratura come esperienze vive e coinvolgenti, si è concluso con l’ultimo incontro dedicato ad “Eugenio Montale. Il muro e Clizia”. Come Montale, anche noi ci siamo chiesti “È ancora possibile la poesia?” e, guidati dal prof. Filippetti, abbiamo concluso che essa è necessaria, perché costituisce un antidoto al vuoto e perché quando un giovane viene esposto al “virus” della poesia, della verità, della bellezza, gliene rimarrà per sempre un riverbero che gli consentirà di gustare pienamente la vita. “Certo, il male c’è e incombe, ma se il Bene passa, alla lunga è molto più affascinante del male”.
Ringraziamo ancora una volta gli autori che con tanta disponibilità ed umanità sono stati con noi, trasmettendoci tutta la loro passione, capace di unire le menti e i cuori al di là degli schermi!
I.I.S. Laeng Meucci
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Comune di Castelfidardo