16 Marzo 2016
“Lasciamo a chi verrà dopo di noi un bilancio pulito, sano e corretto, un Ente in salute di cui è stato ridotto l’indebitamento, che onora i suoi impegni verso creditori con puntualità pagando regolarmente i fornitori, che ha gestito con oculatezza il patrimonio senza sparare batterie di fuochi nel finale per impressionare la campagna elettorale”: così il sindaco Mirco Soprani, l’assessore al bilancio Sergio Serenelli e il capogruppo della maggioranza di Solidarietà Popolare Tommaso Moreschi, hanno sintetizzato i contenuti della manovra finanziaria approvata in Consiglio Comunale. Un bilancio di fine mandato, l’ultimo dell’amministrazione uscente, impostato con rigore tecnico senza strafare “per consentire libertà di scelta a chi si insedierà a giugno”, un bilancio che una volta di più risente dei tagli apportati dallo Stato ma in cui non sono state sottratte risorse ai servizi sociali né è stata aumentata la pressione fiscale. Una seduta di consesso pressoché monotematica i cui punti preliminari hanno riguardato la definizione del piano delle opere pubbliche (limitato a 200.000 € da destinarsi a manutenzioni del manto stradale), il piano delle alienazioni e le aliquote di tasse e tariffe. Inalterate quelle dell’Irpef – ferme dal 2012 -, della Tasi e della Tari che come noto in base alle nuove norme deve coprire il 100% del costo di gestione e che il Comune si impegna a pagare per le associazioni di volontariato. “Con l’esercizio 2016 si è completato il passaggio al nuovo sistema contabile – ha spiegato l’assessore competente Serenelli – caratterizzato dalle novità introdotte dalla Finanziaria come l’esenzione della prima casa, il superamento del patto stabilità e la detassazione dei terreni agricoli. Ringrazio l’ufficio ragioneria per il lavoro svolto in tutti questi anni, che ha consentito di applicare una severa politica di razionalizzazione, riducendo la spese per il personale e per i mutui ma mantenendo tutti i servizi”. Una condotta virtuosa che si è però scontrata però con il giudizio negativo dei revisori dei conti che hanno evidenziato quelle che a loro parere sono criticità: l’allocazione delle somme raccolte con le sanzioni al codice della strada e la posizione debitoria delle società partecipate. Osservazioni dalle quali si è discostato in maniera netta sia il sindaco che parte della minoranza (la partecipata Pluriservizi da dieci anni, in pratica da quando è stata fondata, non è mai andata in perdita), sottolineando che “se ci attenessimo alle rigide prescrizioni dei revisori, avremmo un bilancio completamente ingessato e sarebbe impossibile erogare servizi”. Per chiarire tale situazione verrà comunque convocata nei prossimi giorni un’apposita commissione consiliare.
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Comune di Castelfidardo