24 Marzo 2011
Nella storia trentennale del Museo internazionale della fisarmonica c’è una data che ha segnato una svolta decisiva: la partecipazione al notissimo “Portobello” condotto da Enzo Tortora. Era il 20 febbraio del 1981 quando Beniamino Bugiolacchi e Vincenzo Canali (a tutt’oggi direttore e presidente della struttura) furono ospiti in studio del programma di Rai2, un’autentica pietra miliare della televisione. Il progetto di istituire il Museo era già in embrione, ma quell’apparizione davanti a 22 milioni di spettatori e il coinvolgimento personale di Enzo Tortora che nel tempo ha poi visitato lo scrigno d’arte di via Mordini in ripetute occasioni, fu la miccia che fece esplodere un incredibile interesse. In ricordo di quell’amicizia, Silvia Tortora ne è stata oggi graditissima ospite. Una visita lampo, prima di trasferirsi ad Osimo allo Juter club, ma ricca di sostanza. Accolta dalle autorità locali e da una rappresentanza di insegnanti e studenti che hanno offerto un saggio musicale rigorosamente con lo strumento ad ancia, la giornalista ha seguito con spiccata curiosità l’illustrazione degli esemplari e delle varie sale espositive, accettando poi l’invito ad un rapido tour nel Salone degli Stemmi e al Monumento Nazionale, nonché quello – formulatole dal Sindaco Soprani – di intervenire alla festa per i 30 anni del Museo a fine maggio. Nel ricevere in dono un organetto della “Paolo Soprani” a quattro bassi personalizzato, Silvia Tortora non ha nascosto lo stupore. «Non ho mai avuto un regalo così importante: è spettacolare ascoltare questo suono e vedere all’opera ragazzi così giovani che lo studiano mantenendo viva la passione. Sarà banale, ma oggi la realtà delle metropoli crea grandi distanze tra istituzioni e cittadini, amplia l’emarginazione e la solitudine al punto che i nostri figli rischiano di essere anestetizzati dalle tossine subdole della tv, come il Grande Fratello. In Comuni piccoli come questo, ritrovo invece la bellezza e l’autenticità di un’Italia vivace in cui si dialoga, ci si confronta ed identifica nei valori della tradizione». Ad accompagnare Silvia Tortora nel percorso culturale fidardense, oltre al Sindaco Soprani e al miniSindaco Patarca, anche il consigliere regionale Dino Latini.
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Comune di Castelfidardo