23 Ottobre 2012
L’Ambito Territoriale Sociale n. XIII rinnova il suo impegno nel promuovere l’affidamento familiare di bambini e ragazzi in temporanea difficoltà nel territorio dei Comuni dell’Ambito
L`affido familiare
L’Affido Familiare è l`accoglienza, presso la propria abitazione, di uno o più minori, che vivono in un contesto familiare in temporanea difficoltà.
Il bambino, la bambina, il ragazzo o la ragazza possono essere italiani, stranieri, anche portatori di disabilità.
I tanti modi dell’Affido
L`affido può prevedere l`accoglienza anche solo per alcune ore della giornata o della settimana.
Può essere a tempo pieno, anche per una durata breve e definita, in caso di problemi transitori dei genitori.
Nei casi più complessi, quando i genitori dimostrano forti difficoltà, l`accoglienza è a tempo pieno e per un periodo prolungato, mai definibile nella sua reale durata. Può quindi perdurare anche per alcuni anni.
Durante l`affido i bambini e le bambine, i ragazze e le ragazze, possono mantenere , se disposto dall’autorità giudiziaria minorile, costanti rapporti con la propria famiglia di origine, sempre in accordo con i Servizi Sociali e sotto la loro supervisione.
Chi coinvolge l’affido familiare e che obbiettivi si prefigge l’affido
L’affido familiare coinvolge , in realtà, molte persone, nuclei, servizi: i Servizi Sociali Comunali, il Servizio Sociale del Consultorio, l’equipe integrata affido ed adozioni.
Per questo la sua efficacia ed il suo successo sono legati all’armonia ed alla collaborazione di molti soggetti.
L`affido familiare quindi coinvolge diversi soggetti e si prefigge tali obbiettivi:
– coinvolge i bambini ed i ragazzi, inseriti in una famiglia affidataria. Questa famiglia verrà scelta in base ai loro bisogni ed alla loro situazione specifica, permettendo di trovare un ambiente equilibrato e sereno per la loro crescita;
– coinvolge e sostiene la famiglia di origine dei bambini, famiglia in temporanea difficoltà, permettendole di superare i propri problemi con minore fatica, sollevandoli dal peso dell’educazione e dell’accudimento dei propri figli; nei casi più complessi, i bambini vengono messi al riparo da azioni educativamente inadeguate o compromesse dei genitori
– coinvolge la famiglia affidataria aiutandola a sperimentare l’apertura del proprio nucleo all’accoglienza di un bambino o di una bambina, di un ragazzo o di una ragazza, mettendo in gioco le proprie risorse individuali e familiari, la propria abitazione
Interventi
Nell’Equipe Integrata d’Ambito per l’Affido , operano un’Assistente Sociale ed una psicologa che si occupano di:
Attuare iniziative di sensibilizzazione e pubblicizzazione sui temi dell’affido, dell’accoglienza e della solidarietà familiare
Raccogliere la disponibilità delle famiglie e delle persone singole, occupandosi della loro preparazione all’accoglienza attraverso percorsi di formazione
Accogliere segnalazioni presentate dai vari servizi sociali e sanitari relative a minori per i quali è richiesto un progetto di affido
Curare l’abbinamento tra il minore e la famiglia affidataria
Sostenere la famiglia affidataria prima, durante e dopo l’esperienza di affido attraverso incontri individuali e di gruppo, di concerto con i servizi sociali territoriali
Chi può diventare affidatario
Possono essere affidatarie le coppie, con o senza figli e le persone singole.
Non sono richiesti requisiti di età o particolari titoli di studio; serve solo capacità di accoglienza e reale disponibilità di tempo.
Alla famiglia affidataria sono garantiti:
– una assicurazione a tutela sia della famiglia sia del bambino/ragazzo;
– un contributo economico quale riconoscimento di parte delle esigenze del minore accolto
Normativa di riferimento
L. n. 184 del 4.05.1983
L. n. 149 del 28 marzo 2001 “Modifiche alla legge 4 maggio 1983, n. 184”.
Per informazioni
Ambito Territoriale Sociale XIII Tel. 071- 7249323 Email: ambito13@comune.osimo.an.it
Equipe Integrata d’Ambito per l’Affido Familiare
Comune di Castelfidardo