21 Gennaio 2019
Inaugurata venerdì ad Ancona presso il Museo archeologico nazionale delle Marche, la mostra «La Musica segreta. Incontro con le ricchezze musicali marchigiane», realizzata dalla Soprintendenza archivistica e bibliografica dell’Umbria e delle Marche in collaborazione con il Polo Museale delle Marche e con ARiM onlus – Associazione Marchigiana per la Ricerca e Valorizzazione delle Fonti Musicali e con il Patrocinio del Consiglio-Assemblea legislativa regionale della Regione Marche. Aperta fino al 3 marzo con la finalità di portare all’attenzione del pubblico l’enorme ricchezza prodotta nel territorio in termini di cultura musicale, l’esposizione si avvale del contributo di una pluralità di Enti e Comuni che hanno offerto in prestito beni appartenenti ai rispettivi patrimoni. Nello specifico, Castelfidardo ha portato una fisarmonica semitonata realizzata nel 1919 dalla ditta “Comm. Paolo Soprani & Figli”, che apre il percorso espositivo.
Come noto, Paolo Soprani diede avvio all’attività di costruzione di organetti nel 1863 ed è considerato il fondatore della moderna industria della fisarmonica. Le casse dello strumento sono realizzate in abete, impiallacciate e contornate con graziosi intarsi geometrici in celluloide bianca e rossa. Il mantice è in cartone ricoperto di stoffa, bordato e rinforzato con angoli metallici. I bottoni della tastiera destra sono in madreperla, quelli dei bassi in bachelite. Le voci hanno piastrini in alluminio e linguette in acciaio e sono fissate con cera sulle soniere in abete. Questo strumento è caratterizzato da una tastiera destra per la parte melodica a funzionamento bitonico, disposta per scale diatoniche. La tastiera sinistra, per l’accompagnamento, è fornita di quattro file di bottoni (bassi, contrabbassi, accordi maggiori e minori, disposti per quinte) a sistema unitonico. I “semitonati”, particolarmente in voga nei primi decenni del Novecento, possono considerarsi dei modelli intermedi tra gli organetti, strumenti bitonici tradizionali, e la moderna fisarmonica cromatica unitonica, che ha avuto proprio a Castelfidardo uno dei suoi centri di maggiore sviluppo grazie all’attività di Paolo Soprani e di molti ingegnosi artigiani.
Comune di Castelfidardo