“Il mio nome è Tecla”: si annuncia così l’appuntamento di venerdì 13 (ore 21.00) presso la sala convegni di via Mazzini avente ad oggetto la presentazione dell’omonimo testo edito dalle Paoline. Organizzato dall’assessorato alla cultura del Comune, l’incontro verrà introdotto dall’assessore Moreno Giannattasio per poi essere arricchito da una pluralità di voci: Vincenzo Varagona, giornalista Rai e presidente dell’Ucsi Marche, Maria Luisa Di Blasi, autrice dell’opera, Suor Beatrice Salvioni dell’ufficio stampa Paoline e l’attore Davide Bugari che ne leggerà alcune pagine.

Il libro è il ritratto umano e spirituale di Teresa Merlo (1894-1964), descritta nella sua statura profetica e nel panorama sociale del Novecento. Teresa, che da religiosa assunse il nome di Tecla, è stata la prima e più diretta collaboratrice di don Giacomo Alberione, fondatore e padre della Famiglia Paolina, il quale la scelse come madre della nascente congregazione delle Figlie di San Paolo. L’autrice, Maria Luisa Di Blasi, nota operatrice culturale, traduttrice e scrittrice particolarmente sensibile alla soggettività femminile, ha avvicinato il volto e il ruolo di Teresa Merlo con un modulo narrativo molto particolare che ricostruisce, attraverso l’analisi di foto, filmati, scritti e testimonianze, la formazione dell’identità dell’apostola che ha ispirato un modello inedito di vita religiosa e che, pur nella singolarità della sua esperienza umana, può parlare a tutti: credenti e non credenti, religiosi e laici. La sua passione per la santità dà voce a un desiderio di pienezza universale che ci appartiene in quanto esseri umani.