1 Agosto 2020
Il 6° trofeo Garofoli Porte, prima gara juniores in Italia dell’era post Covid, è nel segno di Mathias Vacek (Team Giorgi). E’ lui il trionfatore per distacco dopo una gara avvincente che ha visto emergere nei momenti decisi della competizione proprio le punte di diamante dei vari team. Corsa decisa con la fuga di Vacek (lo scorso anno si piazzò all’8° posto) e del campione europeo in carica, l’ucraino Ponomar (Team Franco Ballerini) proprio nell’ultimo strappo a pochi chilometri dal traguardo. Gara che verrà ricordata come quella dei record. Sicuramente per il numero di partenti, ben 229 (con ulteriore deroga arrivata solo in mattinata dalla Federciclismo). Poi per il termometro da bollino rosso che ha contribuito, al di là del già difficile percorso nel finale, a rendere la gara ancor più selettiva per la canicola asfissiante. Ma che ha comunque fatto registrare una andatura superiore allo scorso anno. Numeri impressionanti a dimostrazione della voglia di tornare alla normalità. Il tutto sotto lo sguardo del ct. Rino De Candido in vista dei prossimi Europei e che ha tenuto a battezzare quella di Castelfidardo come “un vero e proprio campionato italiano” per la presenza di tutti i migliori corridori.
Delusione per il campione italiano in carica, il fidardense Gianmarco Garofoli, che seppur tra i protagonisti della gara, più volte a far capolino in testa, sempre attivissimo, viene forse sacrificato per il gioco di squadra. Nelle battute iniziali in pianura (10 giri), causa il caldo torrido, da registrare solo due fughe. La prima con Mezzanotti (Canturino) e Montefiori (Italia Nuova Borgo Panigale) ripresi dal gruppo dopo un giro ed un vantaggio massimo di 40”. Al 55 km nuovo tentativo con Benedetti (Ausonia), Pavesi (Giorgi) ed ancora Mezzamotti (Canturino). “Nascosti” nelle retrovie i corridori più attesi. La gara entra nel vivo già al primo dei 7 passaggi sullo strappo della Figuretta con Pavesi e Benedetti a far l’andatura ed altri 5 all’inseguimento. Gruppo a ridosso con Garofoli allo scoperto. Nel secondo passaggio protagonista un quintetto capeggiato da Russo (CPS Professional). Nel terzo sarà Kajamini (Italia Nuova Borgopanigale) a prendere il largo. Ma alle sue spalle il gruppo reagisce con veemenza ricompattando il tutto. Nel penultimo passaggio ancora un quartetto in fuga. Tra i protagonisti D’Aniello (LVF), Cometti (Team Giorgi), Ponomar e Ghiradi (Aspiratori Otelli). Ma anche questa non sarà la volta buona. La gara si decide infatti poco dopo il suono che segnala l’ultimo giro. Nell’ultimo strappo se ne vanno Vacek e Polonar. Gli altri attardati a controllarsi. Ed è l’errore che costerà loro la gara. I due battistrada capiscono ben presto di avere il destino sulle proprie gambe. Arrivano affiancati fino ai 200 metri. Poi Vacek (che ha già vinto in queste settimane all’estero tre gare) se ne va con Pononar non più in grado di combattere. Sarà dunque il forte portacolori del team Giorgi (squadra premiata per la strategia di squadra) a mettere il sigillo a questo 6° Trofeo Garofoli Porte. Corso con tante regole, molti protocolli, ma anche tanta gente a fare una degna cornice pur nel rispetto delle normative vigenti. Un bell’inizio di stagione che ha offerto sicuramente materiale al Ct. in vista dei prossimi appuntamenti internazionali. E che ha fatto vedere all’opera, in tutta la sua bellezza, la vera forza giovanile del ciclismo italiano.
ORDINE D’ARRIVO
1) Mathias Vacek (Team Giorgi) km 126,300 in 3h11’35’’ (39,555 km/h);
2) Andrii Pononar (Team Franco Ballerini) a 2”;
3) Andrea Montoli (Canturino 1902 a.s.d.) ad 8”;
4) Andrea Piras (Aspiratori Otello Cadeo) a 13”;
5) Davide De Pretto (ASD Borgo Molino) a 39”;
6) Giorgio Cometti (Team Giorgi) s.t.;
7) Giovanni Gazzola (Campana Imballaggi) s.t.;
8) Immanuel D’Aniello (Team LVF) s.t.;
9) Ludovico Crescioli (Casano) s.t.;
10)Lorenzo Germani (Team Work Service Romagnano)s.t.
Partiti 229. Arrivati 48.
Sporting Club S.Agostino
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Comune di Castelfidardo