IL SOGNO DI AMLETO
Nautai Teatro/Teatro del Canguro
ideazione e regia Gigi Tapella
testo e drammaturgia Miriam Bardini, Gigi Tapella,
ricerca e traduzione testi, assistenza alla regia Sylviane Onken
in scena Miriam Bardini, Martina Raccanelli, Andrea Caimmi, Domenico Desiderio Pinto
costumi Patrizia Caggiati
scene e grafica Fabrizio Valentini
musiche Francesco Montali
NAUTAI TEATRO continua con questo spettacolo la ricerca sulla scrittura shakespeariana (la sua profonda indagine sulla condizione umana, gli errori del potere e la fragilità dei sentimenti) iniziata con “Giulietta e Romeo – la piccola storia” e proseguita con “Tempeste”, (premio E.T.I Stregagatto 2004 per l’ambientazione scenica).
Il lavoro della compagnia si concentra sulle relazioni generazionali che sono presenti nell’opera di Shakespeare e che ne costituiscono il suo intreccio utile e fondamentale per confrontare il contenuto dell’opera con la quotidianità che ci circonda. Da molti anni NAUTAI elabora una scrittura teatrale attenta alle contraddizioni della vita quotidiana, nel tentativo d’attualizzare il linguaggio della scena e avvicinare lo spettatore alla vita del teatro e alla sua anima dissacratrice. In questo senso lo spettacolo ricostruisce l’opera Shakespeariana tenendo conto dello spazio teatrale in cui è rappresentata, coinvolgendo anche il pubblico come parte attiva dello spettacolo, attraverso una fase preliminare di accostamento al teatro, che sarà proposta ad un massimo di 15/20 giovani spettatori. Nella rappresentazione il pubblico/attore, ripercorre l’opera dal palcoscenico alla platea, osservando lo spettacolo dagli spazi non “deputati”, offrendo così un’occasione di confronto e dibattito con il pubblico su differenti aspetti della tragedia, spiati e osservati dal retroscena. Lo spettacolo prende il via da un antico racconto in cui si narra di un albero attorno al quale il popolo si sedeva a parlare con i morti. Morti e vivi tutti insieme riuniti in una grande assemblea nella quale si affrontavano i problemi della vita, si discuteva del passato e del presente, di ciò che era giusto e no. Ma questa armonia che conferiva al popolo forza e coraggio non piaceva al sovrano e allora un giorno…ecc. ecc. Una storia che ci introduce nel cuore del dramma di Amleto, una metafora dai risvolti oscuri che mette in luce la corruzione e la menzogna, dove il ritorno dei morti testimonia la forza del passato che viene ad indicarci la strada della verità e a smascherare l’inganno. Uno spettacolo che ci insegna a recuperare il valore delle radici e che ci fa riflettere sugli errori del presente per aprire gli occhi su un orizzonte migliore. Essere o non essere? Chi siamo? Abbiamo coraggio, sfidiamo la storia o sopportiamo in silenzio? Agire o guardare? In un’atmosfera di continua relazione tra morti e vivi, i personaggi della nostra storia cercano, circondati da fantasmi, di ricostruire un possibile equilibrio, ma tutto ciò che è stato costruito su false radici, sull’inganno, non permetterà di crescere di “divenire” e solo rinnovandosi, e con un atto di coraggio l’albero tornerà a rifiorire e così… anche la vita.
Il progetto “Il sogno di Amleto” prevede anche un laboratorio teatrale nel pomeriggio antecedente lo spettacolo dal titolo “Canto di ghiaccio” finalizzato al coinvolgimento di un gruppo di giovani spettatori che diventeranno parte attiva dello spettacolo stesso.
L’intervento teatrale di circa venti giovani spettatori (ad esempio 1 classe delle scuole secondarie di primo grado), che avranno in anticipo il testo e che parteciperanno ad un breve laboratorio propedeutico, ripercorrerà la tragedia soffermandosi sugli aspetti più pertinenti e le riflessioni sopra citati. Saranno loro le voci della coscienza, gli spettri che vengono da lontano a ricordare agli adulti le loro contraddizioni e a sottolineare i loro errori.
Biglietto ingresso € 5 – per le scuole biglietto ridotto € 3,50
Informazioni e prenotazioni teatro del Canguro 071-82805
Comune di Castelfidardo