12 Aprile 2016
Riccardo Sampaolesi presenta sabato 16 aprile alle 18 alla libreria Aleph, il suo ultimo libro dal titolo “Castrum Fidardum: storia di Castelfidardo dalla preistoria all`Unità d`Italia” edito da “Affinità Elettive”.
Sampaolesi è attualmente docente presso la Scuola Media “L. Lotto” dell’Istituto Comprensivo “Solari” di Loreto. Da sempre, abbina all’insegnamento la passione per la ricerca storica, in particolare su Castelfidardo, suo paese di origine. Negli ultimi anni ha pubblicato numerosi articoli riguardanti le vicende fidardensi su riviste di storia locale. Ha dato recentemente alle stampe anche due volumi: “L’epidemia di influenza “spagnola” a Castelfidardo (1918-1920)”, Castelfidardo 2006; “Le strade di Castelfidardo”, Osimo Stazione 2010. In questo nuovo testo, raccoglie una serie di articoli inediti sulla millenaria storia castellana.
Sinossi:
Il territorio di Castelfidardo è stato frequentato dall’uomo fin dalla preistoria, come dimostrano le selci scheggiate rinvenute nella pianura del fiume Musone dove, nel corso dell’Età del Rame, sorse un villaggio di agricoltori che non disdegnavano neanche caccia e pesca. Nell’Età del Ferro, queste terre furono abitate dai Piceni che a partire dal IV secolo a.C. seppero convivere con nuovi coloni: i Galli Senoni. Con la conquista romana il territorio fidardense venne centuriato e sorsero insediamenti rurali come quello di Quercia Bella. Qui passava una strada di grande comunicazione tra il nord e il sud, ancora oggi riconoscibile nella frazione delle Crocette. Nel Medioevo, non lontano dal fiume Aspio, i monaci costruirono una chiesa dedicata al culto di S. Vittore che divenne così patrono del centro fortificato di Castrum Ficardi. Il castello, ormai conosciuto come Castrum Fidardum, conobbe una vera e propria età aurea tra la fine del ‘500 e gli inizi del ‘600 quando si arricchì di opere d’arte anche grazie all’attività di mons. Cesandro Adriani, pievano di S. Stefano. Altro momento cruciale per la storia fidardense fu la battaglia del 1860 combattuta tra l’esercito pontificio e quello sardo. Lo scontro armato, oltre a rappresentare un passaggio fondamentale per l’unità italiana, ebbe anche una grande risonanza all’estero come si evince dalle notizie pubblicate dai giornali stranieri.
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Comune di Castelfidardo