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23 Dicembre 2009

CARO TONINO…

Allo “scadere” del 2009, c’è chi fa i propositi per l’anno nuovo, chi i bilanci di quello vecchio. Sono riflessioni legittime, che probabilmente abbiamo già fatto cammin facendo su queste pagine; ma questa volta, perdonate l’ironia, anziché la “letterina” a Babbo Natale, vorrei indirizzare alcune righe a Tonino Guerra.
Due anni fa circa, quando il maestro presentò l’ultimo libro in un Salone degli Stemmi mai così gremito da gente rapita dalle sue parole, fu un onore chiedergli pubblicamente di ideare la nuova fontana per Porta Marina.  Un invito che raccolse con entusiasmo, contro cui non si levò una sola voce contraria. Fu Tonino stesso, per altro, nel fare un sopralluogo, a raccomandarsi di non disfarsi della vecchia struttura ma di limitarsi a spostarla, immaginandone il significato affettivo. Oggi, sono qui a scusarmi – sempre pubblicamente ma col cuore gonfio di amarezza – per il trattamento che parte della città ha riservato a Tonino Guerra. Ha saputo delle offese gratuite rivolte alla sua persona e al suo lavoro. Ha saputo e mi ha chiamato per dire che non metterà più piede a Castelfidardo. E’ quel che ci meritiamo. Una gran bella vittoria, per chi, non sapendo giudicare l’arte ma volendola strumentalizzare politicamente, va a denigrare la persona e fa fare una brutta figura alla città intera.
Quando si governa, essere oggetto di attacchi anche pesanti fa parte del gioco. A malincuore, lo accetto. Ma in questo caso si è andati oltre. Non è bastato attaccare l’Amministrazione e la maggioranza, non è bastato insultare il Sindaco con ogni mezzo; si è andati ad offendere direttamente l’uomo di cultura noto a livello internazionale, colui che ha il “torto” di avere accettato l’appello a lasciare un segno che forse le future generazioni sapranno apprezzare, l’artista che non percepirà un solo euro per una fontana i cui costi sono tutti di realizzazione e interamente coperti da uno sponsor. Quando si ferisce qualcuno nell’intimo e nell’orgoglio, non è sufficiente una presa di posizione come questa o come quella assunta in Consiglio Comunale, né le scuse che ho personalmente formulato al Maestro, interpretando – credo – i sentimenti dei tanti che non hanno “urlato” contro. La protesta, anche se di pochi, fa sempre più rumore del consenso tacito degli altri. Ma voglio rinnovare la “responsabilità” di questa scelta e la grande stima verso Tonino Guerra.
Caro Tonino, mi permetta la confidenza e l’ardito paragone, ma mi sento un po’ come lei: chi non conosce la profondità e la vastità delle sue opere, la ricorda magari per un popolare spot. Il mio mandato da Sindaco pare invece segnato da una fontana senza alcun valore artistico su cui la Sovrintendenza ha confermato un parere totalmente negativo. Come si fa ad essere ottimisti, mi viene da dire, parafrasando quel tormentone televisivo? Il tempo saprà forse dare la giusta dimensione ad ogni cosa.
Ed è con questa speranza che a Lei e a tutti i lettori indirizzo un affettuoso augurio di buon anno. 

Mirco Soprani

Comune di Castelfidardo