20 Settembre 2016
Venerdì 23 settembre alle 21.15, il PIF – Premio Internazionale della Fisarmonica – di Castelfidardo, ospiterà al Teatro Astra il trombettista Fabrizio Bosso e il fisarmonicista Luciano Biondini che presentano per l’occasione il progetto “Face to Face”.
Due stelle del firmamento internazionale, ciascuno dotato di una tecnica individuale che tutto il mondo loro invidia e con percorsi di vita che si incrociano a tratti. Entrambi vivono la musica in famiglia fin da piccoli: “Dopo aver rotto le prime due trombe di plastica, a cinque anni me ne hanno comprata una”, racconta Fabrizio Bosso ai microfoni di fisarmonica.tv (la piattaforma che, con pifcastelfidardo.it, raccoglie info, interviste e reportage su eventi e protagonisti del concorso fidardense), mentre Biondini ricorda come già il suo bisnonno improvvisasse poesie accompagnandosi con l’organetto. Entrambi hanno un talento ben presto riconosciuto: Biondini ottiene giovanissimo il favore della temuta giuria a Castelfidardo, a 26 anni i critici definiscono Bosso il miglior talento jazz.
Musicalmente per un tratto percorrono strade diverse. Quella di Biondini subisce uno stop volontario prima di riscoprire il suo strumento in versione jazz; quella di Bosso spazia con grande naturalezza attraverso numerose collaborazioni tra il jazz e il pop. “Sono sempre stato aperto alle contaminazioni – dichiara l’artista di origini torinesi – L’incontro tra tromba e fisarmonica è decisamente inusuale, ma la fisarmonica, specie con un fuoriclasse come Luciano, è uno strumento percussivo che dà un sostegno ritmico forte. In certi momenti può sembrare di sentire più strumenti”. La forza e il pathos di cui sono pieni i temperamenti musicali di questi due eccezionali artisti qualificano un progetto di grande fattura come “Face to Face” che si muove tra i richiami all’estetica del jazz, la libera improvvisazione e le influenze mediterranee.
Da ogni nota emergono “La voglia e il piacere di condividere momenti di vita oltre che artistici” e sul palco si sente. Ispirazione nel vissuto di entrambi musicisti: brani già nel repertorio di Bosso, altri a firma di Biondini, standard e pezzi improvvisati, ma sempre con strutture riconoscibili dal punto di vista melodico. La condivisione di un ampio spettro di riferimenti stilistici, dalla tradizione boppistica a quella mediterranea, la naturale inclinazione verso la libera improvvisazione e la profonda adesione alla formula del duo, rendono questo incontro musicale un fertile e coinvolgente momento di scambio.
Un dialogo tra pari, in cui non emerge una leadership, ma un interplay sempre funzionale all’espressione compiuta del discorso musicale.
Fisarmonicista misurato e dal tocco impeccabile, Biondini è dotato del linguaggio maturo proprio di chi possiede una profonda conoscenza della tradizione jazzistica moderna e un revisionismo storico tutto personale. Bosso, trombettista poliedrico e sfaccettato, anche lui giunto a una pregevole intensità artistica, lo asseconda in questa ricerca, tra le irruenze e le delicate alchimie di cui è intriso il suo suono. La forza e il pathos di cui sono pieni i rispettivi temperamenti musicali danno vita ad un progetto dove tutta la loro maestria, maturità stilistica e compositiva si esprime alla massima potenza.
Face to Face è anche un album pubblicato nel 2012 dalla Abeat Records. Il disco si apre con Prendere o lasciare, un brano di Biondini totalmente impostato sull’improvvisazione, dal tema velocissimo, che mette in evidenza il grande interplay e l’affiatamento che i due musicisti hanno costruito in quasi due anni di concerti in giro per l’Italia. Le ispirate e poetiche riletture di standard come The Shadow of Your Smile, o di brani del repertorio di Bosso come Il Gattopardo di Nino Rota (già contenuto nel disco “Enchantment” del 2011), Africa (scritto da Bosso e registrato con i Latin Mood in “Vamos”), o Rumba for Kampei, composta dal trombettista piemontese durante un viaggio a Zanzibar e dedicata all’incontro con un bimbo di nome Kampei, figlio di un masai conosciuto durante quel soggiorno, rivelano la totale sintonia del duo e la compiutezza dell’incastro timbrico dei due strumenti. La ballad Bringi, Prima del Cuore e l’omaggio allo choro brasiliano di Choroso, poi, tutti brani a firma di Biondini, dimostrano come la vena compositiva del fisarmonicista si adatti perfettamente all’abilità interpretativa di Bosso, riuscendo a esaltarne tanto l’intimo e raffinato lirismo, quanto l’esuberanza virtuosistica.
Formazione
Fabrizio Bosso – tromba
Luciano Biondini – fisarmonica
Venerdì 23 settembre ore 21.15
Cinema Teatro Astra
Via Giacomo Matteotti, 34 Castelfidardo (AN)
Ingresso libero
Per interviste e informazioni Fabrizio Bosso e Luciano Biondini
UFFICIO STAMPA GUIDO GAITO
Mob. +39 329 0704981
Via Vincenzo Picardi, 4c – 00197 Roma
Share the post ""Face to face" Bosso – Biondini venerdì all`Astra"
Comune di Castelfidardo