15 Maggio 2015
“Siate lieti e solidali”: l`invito del cardinale Edoardo Menichelli alla comunità fidardense che lo ha ufficialmente accolto nel giorno delle festività patronali, è semplice quanto impegnativo. “Vorrei che foste fieri della storia spirituale della vostra città e ricordiate sempre che la nostra fede è venuta dall`Oriente, da quei Paesi oggi così tribolati cui dobbiamo restituire quanto ci hanno donato”. Prima di benedire i partecipanti alle solenne processione dei santi patroni e di celebrare la Santa Messa, Sua Eccellenza ha ricevuto il benvenuto dal sindaco Mirco Soprani e dal parroco Don Bruno Bottaluscio davanti ad una folta platea di fedeli. “Stimiamo da sempre Mons. Edoardo come uno di noi perchè è sempre stato in mezzo a noi con l`esempio e la vicinanza del vero pastore attento agli ultimi e ai problemi della gente comune – ha detto il primo cittadino – ma è in questa giornata così densa di significati che vogliamo tributargli il nostro affetto donandogli un organetto rosso come la porpora cardinalizia realizzato dalla ditta Baffetti”. Un omaggio che S.E. Menichelli aveva fatto al Papa un paio di anni fa in occasione della visita diocesana al Santo Padre e che oggi ha ricevuto col sorriso, prendendo l`impegno “non tanto a suonarlo perchè sarà… dura ma a strimpellarlo di notte quando nessuno sente”. Forte il richiamo a Papa Francesco nel ringraziare la Chiesa e la collettività fidardense per la calorosa accoglienza: “Vivo con imbarazzo la veste che indosso e queste situazioni, come la scorta della Polizia e della Protezione Civile, ma vorrei che questo anello che – bontà Sua – il Papa mi ha messo al dito, sia sempre teso e condiviso verso tutti voi a gloria del Signore”, ha spiegato svelando un aneddoto: “Qualche giorno dopo la nomina, Papa Francesco ha scritto ai neo cardinali ammonendoci di non cadere nella tentazione della vanità: sarebbe peggio di una grappa bevuta a digiuno”.
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Comune di Castelfidardo