3 Marzo 2015
Un regolamento ad hoc per disciplinare la partecipazione popolare alla vita politica, uno strumento innovativo nel conciliare le esigenze di trasparenza dell’azione amministrativa e quelle di semplificazione delle procedure che permettono ai cittadini di intervenire attivamente. Il civico consesso ha approvato all’unanimità il documento redatto dal segretario comunale sulla base delle indicazioni delle forze consiliari e di un’attenta analisi dei vari aspetti: lo stesso è consultabile nella sua completezza su questo sito internet alla voce “regolamenti”. Premesso che il diritto può essere esercitato da coloro che sono iscritti nelle liste elettorali del Comune e da almeno sei mesi nel registro della popolazione residente ed abbiano compiuto la maggiore età (limite abbassato ai 16 anni per le istanze), i cosiddetti “istituti di partecipazione” sono fondamentalmente tre: istanza, petizione e proposta di deliberazione.
Istanza – Consiste in una richiesta di informazioni in ordine a specifiche questioni o problematiche di interesse collettivo oggetto dell’attività dell’Amministrazione. Può essere inoltrata anche allo scopo di sollecitare audizioni da parte di rappresentanti dell’Amministrazione. Può essere avanzata anche da un solo cittadino depositandola all’ufficio protocollo; il sindaco, o un suo delegato, risponderanno, preferibilmente tramite posta elettronica, entro 30 giorni dalla ricezione.
Petizione – Sottopone all’attenzione dell’Amministrazione o delle apposite commissioni consiliari specifici problemi e/o avanza possibili soluzioni. Può essere rivolta al Sindaco o al Consiglio. Nel primo caso, deve essere sottoscritta da almeno dieci titolari del diritto di partecipazione di cui il primo firmatario in qualità di proponente nella modalità della firma autenticata. Il sindaco è impegnato a rispondere entro 45 giorni. La petizione indirizzata al Consiglio comunale deve invece essere sottoscritta da almeno centoventi (120) titolari del diritto di partecipazione; verificata la regolarità formale, il sindaco la trasmette al presidente del Consiglio Comunale e ai capigruppo consiliari, che entro 15 giorni devono convocare la commissione consiliare competente comunicandolo al primo firmatario precisando l’opportunità che il medesimo possa intervenire per delucidazioni e/o chiarimenti.
Proposta di deliberazione – Consiste in una proposta di adozione di provvedimenti amministrativi formali e definitivi, con eventuale rilevanza esterna, rivolta al Consiglio comunale (120 le firme richieste) o alla Giunta (almeno 20 sottoscrittori). La richiesta, a pena di inammissibilità, deve avere forma scritta, riguardare un oggetto determinato di competenza del Consiglio comunale, contenere una premessa in cui sono richiamati i riferimenti normativi e le valutazioni politico-amministrative, una relazione in cui sono indicati le motivazioni e il dispositivo e l’eventuale indicazione dei riflessi finanziari o economico-patrimoniali sull’ente locale. I proponenti hanno diritto di ottenere dall’Amministrazione e dagli uffici dell’ente i dati e le informazioni relative alle entrate, alle spese e al bilancio comunale necessari per la formulazione della proposta, comportanti nuove o maggiori spese o riduzioni. Una volta espletate le verifiche e fatti gli eventuali rilievi, l’iter prevede una 30ina di giorni prima dell’iscrizione della proposta all’ordine del giorno della Giunta o del Consiglio.
Comune di Castelfidardo