8 Dicembre 2013
Un mondo fantastico dove è lecito perdersi e sognare ad occhi aperti, un percorso illustrativo e figurativo perché Tolkien non è soltanto un libro da evasione o un film da ammirare, ma un universo tutto da scoprire. La “terra di mezzo” fa bella mostra di sè al centro dell’Auditorium San Francesco, dove si è aperta la mostra-evento (visitabile fino al 29 dicembre) organizzata all’assessorato alla cultura e turismo in collaborazione con la società tolkeniana italiana, realtà che conta 20 anni di attività e oltre 1500 iscritti. «E’ un desiderio che si realizza e che ci consente di offrire autentiche perle sull’autore che ha fatto esplodere nel 2001 con la trilogia-video de Il signore degli anelli il boom del fantasy e sull’arte ad esso collegata», sottolinea il direttore artistico Giampiero Bartolini. Un effetto se vogliamo collaterale, che John Ronald Reuel Tolkien (1892-1973) non poteva immaginare: il prof era infatti un illustre docente universitario che padroneggiava le lingue antiche (latino, greco, finnico, islandese, goticoma) ma amava anche scrivere e disegnare per i suoi figli, tanto da inventarsi la lingua delle fiabe. Un estro dal quale nacquero opere come “Lo Hobbit” concepite come favole per bambini ma poi divenute pietre miliari del genere fantasy, come spiegato da Domenico Dimichino, presidente della società Tolkeniana, Davide Martini, curatore della mostra, e Oronzo Cilli, appassionato cui si deve la prima bibliografia italiana completa su Tolkien dal 1967 fresca di edizioni l’Arco e la Corte. L’esposizione è un invito rivolto alle giovani generazioni che hanno conosciuto Tolkien solo sul grande schermo, ad avvicinarsi ai libri di cui le trasposizioni cinematografiche raccontano solo una minima parte; ma in mostra ci sono autentiche perle, perché le illustrazioni partono in realtà del 1937, ben prima del film di Peter Jackson del 2001. Ci sono quindi disegni preliminari, stampe a tiratura limitata, opere originali di Donato Giancola (l’americano famoso come il più grande disegnatore di fantasy), schizzi dello stesso Tolkien come la serie per un gioco di carte, l’evoluzione dell’arte anche al di fuori dei confini di Gran Bretagna e Usa, perché a causa dei problemi di traduzione, in Italia, Francia e Polonia, lo sviluppo è tardivo, datato dopo il 1995. Inserito nel progetto Radikart della Regione Marche, “Il mondo di Tolkien”, offre anche una panoramica di modellini in scala realizzati dall’associazione storico modellistica di Civitanova e i disegni degli allievi del centro design Poliarte di Ancona.
Orari mostra (ingresso libero)
lunedì 10.00-12.30
feriali 17.00- 20.00
festivi 10.00-12.30/17.00-20.00
Informazioni e prenotazioni: 0717829349 -turismo@comune.castelfidardo.an.it
Foto Paolo Nisi
Comune di Castelfidardo