28 Dicembre 2012
Cominciamo dalla fine. Dagli auguri a voi lettori e alla popolazione tutta; senza retorica ma con tanta praticità desideriamo che il 2013 sia l’anno della ripresa, vera. Che l’impasse si sblocchi, che gli orizzonti si rasserenino, che il governo che verrà – di qualsiasi colore e ispirazione – sappia gestire la politica avendo a cuore l’interesse esclusivo dei cittadini e che il motore dell’economia riparta sostenendo l’occupazione e le famiglie. Noi, nel nostro piccolo, come Amministrazione e come Ente locale, proviamo a dare segni positivi di impegno e coerenza a tutto campo. Alcuni esempi. Luminarie – Ci è stato fatta notare la mancanza delle consuete luminarie natalizie nel centro storico, piazza della Repubblica a parte. Come prassi, il Comune ha offerto ai commercianti la disponibilità di coprire i costi dell’energia elettrica. Per questi ultimi, si tratta di uno sforzo economico che quest’anno non sono riusciti a sostenere: una scelta che condividiamo, una rinuncia alla quale – a nostra volta – non possiamo sopperire. Se si devono stringere i denti, lo si fa fino in fondo. Non avrebbe senso spendere denaro pubblico e magari scaricarlo sotto forma di tasse sui contribuenti per l’abbaglio di qualche giorno. E’ il medesimo ragionamento che ha portato alla soppressione dei fuochi artificiali in occasione del santo Patrono: cinque minuti di follia che non costruiscono nulla. Scala mobile di Porta Marina – Ci siamo. Manca soltanto l’autorizzazione e il visto del Comitato tecnico di Firenze: la struttura, collaudata e completata, è ormai pronta per l’uso. C’è stato un ritardo di cui ci scusiamo: la manovra finanziaria imposta dallo Stato, lo slittamento nei tempi di approvazione del bilancio e alcune rettifiche in corso d’opera hanno dilatato i tempi ma finalmente la città si potrà servire di un servizio del tutto nuovo, su cui stiamo già lavorando per ottenere un finanziamento ulteriore per l’altro verso di percorrenza. Casa di riposo – Stiamo procedendo verso una scelta epocale: la costruzione e gestione tramite un soggetto privato di una nuova Casa di riposo – residenza protetta, da convenzionarsi con il Comune al fine di assicurare servizi socio-assistenziali qualificati. E’ un progetto ambizioso e complesso in questo particolare momento economico, che vuole comunque dare risposte più moderne e ambienti più consoni; occorre tempo e pazienza, ma sin d’ora assicuriamo che nessuno verrà abbandonato al proprio destino. Il primo pensiero che abbiamo condiviso con la cooperativa che andrà ad occuparsene, è stato per la continuità del personale che anzi verrà implementato creando nuove prospettive occupazionali. Del resto, un miglioramento del “Mordini” era nel programma elettorale di tutte le forze politiche: dunque, nulla di eclatante.
Comune di Castelfidardo