5 Dicembre 2012
“Grazie per avere creduto in noi e nel sogno di avere una scuola innovativa e moderna; un percorso entusiasmante scandito dai valori della solidarietà e dalla collaborazione”. Undici anni fa erano dei bambini, oggi sono i precursori di un’avventura unica in Italia: la struttura di via Allende inaugurata in mattinata ospita la prima scuola media ad ispirazione montessoriana permettendo così di articolare un excursus didattico completa. L’esperienza iniziata in un sottoscala dove agli albori dei tempi si era ´arrangiata` la sezione della “Casa dei Bambini” è diventata una storia esemplare: genitori e insegnanti, ente pubblico e privati concentrati sul medesimo obiettivo. “Volevamo offrire al territorio qualcosa che ci caratterizzasse e rappresentasse un investimento sul futuro dei nostri giovani: se oggi siamo qui a festeggiare un momento memorabile per la comunità intera – ha detto il sindaco Mirco Soprani – lo dobbiamo alla onlus Montessori che ha positivamente pungolato l’Amministrazione e a Fernando Garofoli che in questo progetto si è speso personalmente. E da qui rilanciamo la sfida perché in un periodo di crisi economica e dei valori vogliamo continuare a seminare, coronando anche l’impegno di un altro plesso per la città”. Una sinergia e capacità di nutrire fiducia sottolineata anche dalla dirigente Vincenza D’Angelo che ha ricordato l’importanza di applicare un metodo “che non si improvvisa ma è una scoperta quotidiana che cresce e si adatta ai nuovi mezzi e tecnologie”, testimoniata dal gruppo di genitori associati nella onlus montessoriana che caparbiamente ha costruito la scuola mattone su mattone schiudendo cuore e mente ad un sistema coinvolgente i cui progetti di ampio respiro travalicano i confini fidardensi, come detto dal rappresentante Luca Cangenua. La gratitudine di tutti si è rivolta al principale benefattore, l’imprenditore Fernando Garofoli, che con umiltà ha ricordato le sue origini e fornito un consiglio prezioso. “In questa zona del Cerretano ho cominciato l’attività al fianco di mio padre quando avevo appena sette anni, qui è nato il mio “successo”: mi appaga lasciare in questa area un segno di riconoscenza e la possibilità di far frequentare una scuola che dà un’apertura e una conoscenza profonda. Ma mi permetto di ricordarvi che non bisogna mai smettere di imparare e che la manualità è importante quando la formazione sui libri: prendiamoci la responsabilità di saper fare tutto, aiutiamo i nostri figli e nipoti a crescere bene e preparati ad un futuro in cui c’è molta nebbia”. Un monito che la pedagoga Anna Maria Scocchera ha colto in pieno, invitando a considerarla una “scuola per la vita perché deve insegnare a vivere”. E da colei che ha avuto il pregio di essere alunna sia di Maria che di Mario Montessori, la spiegazione dell’alto significato dell’intitolazione dell’edificio al figlio della nota studiosa chiaravallese, “una personalità energica, giovale e fortemente spirituale che ha proseguito l’opera e il filone dell’educazione cosmica”.
Al taglio del nastro hanno partecipato numerose autorità non solo comunali (gli assessori Angelelli, Russo, Belvederesi, il presidente del consiglio Adamo ecc.) ma anche regionali (i consiglieri Pieroni e Latini), rappresentanze del mondo scolastico, militare e religioso. Un pensiero è stato rivolto alla dirigente Annunziata Brandoni cui si deve l’incipit dell’indirizzo montessoriano e agli sponsor e volontari che in vario modo hanno contribuito all’opera; agli alunni, il compito di deliziare con musica e canti una cerimonia bella, semplice e sentita in perfetto stile montessoriano.
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Comune di Castelfidardo