1 Giugno 2012
Ripartono da sabato 2 giugno grazie alla collaborazione tra la Fondazione Ferretti e la Ferretti Art Establishment, le visite guidate alla Collezione di Villa Ferretti presso la Selva di Castelfidardo, l’incantevole scrigno di arte e cultura aperto al pubblico l’anno scorso.
L’esposizione è aperta da giugno a settembre ogni week-end dal sabato alla domenica con orari d`ingresso scaglionati (ore 16.00 – 17.15 – 18.30) e a gruppi di massimo 12 persone per una durata di circa 45 minuti, non è necessaria la prenotazione. L’ingresso sarà permesso solo con visita guidata ad offerta. Il cancello d`ingresso rimarrà aperto per i primi dieci minuti per ogni orario di visita guidata, per cui si raccomanda la massima puntualità.
LA VILLA
La parte più antica di Villa Ferretti era il casino di caccia della famiglia Sciava, costruito nella seconda metà del Settecento. La sua posizione sulla collina della Selva di Castelfidardo gli dà un fascino molto particolare: in effetti la villa, oltre che per le sue caratteristiche architettoniche, è interessante anche perché è circondata da un ampio bosco ricco di piante secolari. Oggi la collina è fortunatamente quasi intatta e vincolata da leggi regionali e patrimonio della Fondazione Duca Roberto Ferretti di Castelferretto.
La villa ha anche un’importanza storica perché si trova nel luogo della decisiva battaglia di Castelfidardo. Il 18 settembre 1860 le truppe Pontificie, comandate dai generali francesi Christophe de Lamoricière (1806-1865) e Georges de Pimodan (1822-1860), diedero l’assalto alla collina con l’intento di fermare i Piemontesi e di raggiungere Ancona. Così la città, rifornita di truppe, avrebbe potuto sopportare un lungo assedio, dando modo alle Grandi Potenze di intervenire in favore della Stato Pontificio. Ma il generale de Pimodan fu ferito mortalmente e fu trasportato nella villa dove morì e i Piemontesi vinsero la battaglia.
La villa fu acquistata dalla famiglia de Pimodan in ricordo del proprio antenato, poi dal Duca Roberto Ferretti di Castelferretto (1923–2005) che la restaurò e ampliò.
LA COLLEZIONE
Grande collezionista d’arte italiana, il Duca Roberto Ferretti ha riunito un bell’insieme di opere legate alla storia della sua famiglia e all’arte nelle Marche. I pezzi più interessanti sono stati allestiti in una galleria privata, aperta al pubblico d’estate nei fine settimana.
Insistendo sull’aspetto proprio Marchigiano della collezione, la presentazione è articolata su tre temi. Una sala è organizzata intorno al ricordo della famiglia e del palazzo Ferretti di Ancona (mobili, marmi e disegni…), oggi Museo Archeologico Nazionale delle Marche. Poi una sala evoca il primato della Chiesa e mostra alcuni pezzi d’arte importanti legati all’arte sacra. Nella terza sala si vedono le opere d’arte, anche popolare, tipicamente marchigiane (quadri, mobili, dipinti, presepio…). Si può visitare anche la cappella della villa, con la lapide che ricorda la morte del generale de Pimodan.
In un’ora circa la visita alla collezione, che conta un centinaio di opere e documenti, dà l’occasione di scoprire a grandi linee le particolarità della storia e dell’arte nelle Marche.Per informazioni contattare la Fondazione
Comune di Castelfidardo