5 Febbraio 2020
Silenzio e commozione. Un teatro gremito di studenti quello che martedì 28 gennaio ha partecipato alla celebrazione della Giornata della Memoria organizzata dall’IIS Laeng-Meucci, nell’ambito del progetto di istituto “Una perla per Shlomo” ormai alla settima edizione. Con il passare degli anni, incontrare testimoni oculari che possano raccontare dalla loro viva voce ciò che hanno vissuto dopo l’emanazione delle leggi razziali del 1938 diventa sempre più difficile e il loro contributo sempre più prezioso. Quello che abbiamo ascoltato è stato dunque qualcosa di eccezionale e che non dimenticheremo. Un dialogo intenso tra Umberto Fornari, falconarese che ha vissuto il periodo della Shoah e Graziano Fiordelmondo, che si è interessato alla sua storia tanto da ricostruirne le vicende che poi sono confluite in un libro “Un falconarese martire della Shoah”; dalla fuga da Falconara verso Gualdo Tadino, al cambio di cognome, al racconto delle vicende della cugina Wanda e del fratello Mario, internato a Fossoli e poi deportato ad Aushwitz nello stesso vagone di Primo Levi. Partecipe e attonita, la folta platea di studenti degli Istituti Meucci, Laeng, Mazzini e Soprani si è lasciata catturare dal racconto, reso ancora più vivo dalla proiezione dei documenti e delle fonti storiche ricostruite attraverso l’Archivio di Stato di Ancona. Le emozioni sono state accompagnate dagli interventi musicali della tuba di Gianmario Strappati, concertista di fama internazionale, ambasciatore di Missioni Don Bosco per la musica nel mondo ed ex studente del nostro Istituto. Un’occasione unica per riflettere su ciò che è stato ma anche sul pericolo, ancora oggi attuale, rappresentato da un clima diffuso di odio e di intolleranza, come sottolineato dalla Dirigente Scolastica Milena Brandoni, che ha ringraziato i relatori per “questa testimonianza commovente e preziosissima”, invitando gli studenti a “tenere alta la guardia perché questi eventi rappresentano la nostra storia recente e dobbiamo accorgerci di questi segnali anche oggi”. “Toccare con mano”, ha detto il Sindaco Roberto Ascani, “ci fa capire che la realtà è a volte molto più cruda di quella che ci hanno raccontato nei film”. Un monito rivolto ai tanti giovani, perché non siano indifferenti a ciò che accade e a ciò che ci circonda, un invito a conoscere, studiare, ascoltare, trasmettere l’olocausto di milioni di ebrei, perseguitati politici e altre minoranze, per impedire che altra indifferenza generi nuovamente simili atrocità. “La diversità”, ha aggiunto il comandante Paolo Tondini, “non la fa il colore della pelle, ma quello che abbiamo nell’anima”.
Un ringraziamento commosso va quindi ai relatori intervenuti che hanno voluto renderci partecipi della loro preziosa testimonianza e anche al musicista Gianmario Strappati, che tanto generosamente si è speso. A loro sono state donate le riproduzioni di un antico rotolo ebraico rinvenuto ad Osimo. A tutti gli studenti presenti, che hanno in mano il futuro, è affidato il compito di far tesoro di quanto ascoltato e appreso per costruire una società più giusta e più umana.
I.I.S. Meucci
Share the post "Shoah, contro l’indifferenza il racconto di un testimone"
Comune di Castelfidardo