21 Ottobre 2009
Riciclare autonomamente i propri rifiuti organici per produrre concime di qualità da riutilizzare nel proprio giardino e nel contempo usufruire di vantaggiosi sgravi fiscali. E’ ciò che la Provincia di Ancona propone a tutti i residenti sul territorio attraverso il progetto “Compostaggio domestico”, rientrante nelle attività finalizzate alla riduzione della produzione dei rifiuti, all’aumento del riciclo, al risparmio energetico e alla tutela dell’ambiente.
“La diffusione del compostaggio fai da te – ha messo in evidenza l’assessore Marcello Mariani – permetterà di ridurre la quantità di rifiuti smaltiti in discarica, nei casi in cui non viene effettuata la raccolta differenziata e di abbattere i costi di raccolta e trattamento laddove è invece già attiva quella di prossimità o porta a porta. In più essa porterà notevoli benefici economici ai cittadini”. Infatti, se da una parte il compost prodotto potrà essere usato come fertilizzante naturale, riducendo la spesa per l’acquisto di concimi e terriccio, dall’altro darà la possibilità agli utenti di usufruire di uno sgravio fiscale sulla Tarsu del 10%, previo accordo con i Comuni (il 90% di essi, tra cui il Comune di Ancona, ha già aderito). L’iniziativa, che prenderà il via questa settimana, prevede la distribuzione, tramite i consorzi di bacino Cir33 e Conero Ambiente, di 2.600 appositi contenitori acquistati dalla Provincia a tutti i cittadini che ne faranno richiesta. Questi ultimi compileranno un modulo di ritiro e sottoscriveranno il corretto utilizzo del composter. Qualora, nel corso dei periodici controlli che verranno effettuati dai due consorzi, fosse riscontrato un mancato o errato utilizzo dei contenitori, questi verranno ritirati e lo sconto sulla Tarsu revocato.
I composter sono fatti di plastica e hanno una struttura modulare, priva di cerniere o chiusure metalliche, che premette di assemblarli facilmente. Sono inoltre dotati di pareti che favoriscono la ventilazione, impedendo al contempo l’entrata dell’acqua piovana, di un attivatore, di un bioacceleratore e di una rete antianimali. Possono contenere fino a 400 litri di piccoli rami, foglie, erba e avanzi di cibo che, attraverso l’azione di insetti e batteri, vengono trasformati in concime. I tempi di trasformazione variano dai tre ai sette mesi a seconda della stagione e del tipo di compost che si vuole ottenere. Assieme a ognuno di essi verrà consegnato un manuale con le istruzioni. Chi fosse interessato può telefonare al consorzio Conero Ambiente al numero 071.2832048.
In allegato:
– Modulo di adesione per cittadini di Castelfidardo
– Volantino del progetto
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Comune di Castelfidardo