28 Gennaio 2009
Le critiche lanciate a mezzo stampa da Rifondazione Comunista, meriterebbero di essere ignorate, ma poiché rischiano di generare dubbi nella popolazione, l’Amministrazione non può fare a meno di intervenire. Va detto – anzitutto – che lo studio citato di Legambiente sull’ “Ecosistema 2008” ha rilevato che sono ben 5.581 i Comuni a rischio idrogeologico, il 70% del totale dei Comuni italiani. La valutazione che è stata attribuita a Castelfidardo ci colloca in una posizione non lusinghiera ma neanche completamente esaustiva dato che l’indagine è stata svolta tramite questionari e le responsabilità degli interventi di bonifica non ricadono sempre e solo sul Comune ma soprattutto sugli Enti sovraordinati.
Rifondazione si premura inoltre di fare un elenco degli aspetti da cui si dedurrebbe la scarsa attenzione del Comune in tema di politica ambientale, tirando in ballo per l’ennesima volta questioni su cui non perdiamo tempo a replicare (vedi l’area ex Nobili su cui non possiamo intervenire finchè non se ne acquisisce la proprietà, lo spostamento della sede della Balestra metalli su cui la Provincia ha dato un parere non negativo ma con “rilievi” che non precludevano l’operazione, il piano di localizzazione delle antenne che è talmente all’avanguardia da essere stato preso d’esempio da altre Amministrazioni, per non dire dell’impegno per la rete fognaria sulla quale sono stati investiti soltanto nella seconda parte del 2008 e inizio 2009 € 1.117.000,00).
Si guarda bene – d’altro canto – di sottolineare tutto ciò che è stato fatto, si fa e si farà. La conversione al fotovoltaico degli edifici di proprietà comunale (145.000€ nel bilancio da poco approvato) la progressiva sostituzione delle linea di pubblica illuminazione con lampade a basso consumo energetico, lo stanziamento di contributi alle famiglie per il restyling delle abitazioni del centro storico e per l’adozione di pannelli solari ad uso termico, nonché l’assegnazione di contributi finalizzati ad incentivare l’installazione di impianti fotovoltaici per la produzione di energia elettrica. E ancora, l’acquisto di una scuolabus a metano (128.000 €), le cifre stanziate per la realizzazione della pista ciclabile alla Selva, per il Parco del Monumento, l’ossario e per tutte le aree verdi pubbliche, dove durante l’estate sono stati installati nuovi giochi.
Potremmo andare avanti, ma non è questo il punto. E’ il modo sterile di fare opposizione che lascia interdetti. Rifondazione si prende pure la briga di disapprovare quanto riportato dall’Amministrazione sui comunicati-stampa senza curarsi però di leggerli nella loro interezza. Per la realizzazione della “piazza del Carabiniere”, Castelfidardo è stata inserita tra i Comuni “selezionati”, definizione in effetti ambigua riportata dal concorso de “Il Verde editoriale” con la quale si intende che ne è stata segnalata e riconosciuta l’opera meritoria. Quanto ai “Comuni ricicloni”, sull’articolo è riportata dettagliatamente la motivazione per la quale il Comune ha ottenuto un riconoscimento ed è riportato testualmente che “la raccolta differenziata a consuntivo 2008 si attesterà intorno al 30%.”. Una percentuale ancora troppo bassa che rende improrogabile l’introduzione del sistema di raccolta porta a porta. E’ su questo argomento che Rifondazione raggiunge l’apice della “coerenza”: da una parte contesta la scarsa sensibilità del Comune, dall’altra grida allo scandalo per l’aumento della Tarsu. Una scelta che l’Amministrazione ha fatto con grande prudenza, avviando una campagna di sensibilizzazione tramite le scuole e le associazioni ambientaliste e muovendosi per contenere i costi, evitando di gravare eccessivamente sui cittadini, decidendo di partire per gradi con un servizio che rimarrà in parte stradale e in parte domiciliare, ma incrementerà sensibilmente la percentuale di differenziata. Le tariffe sono state rideterminate (erano ferme dal 2005), ma non peseranno subito sulle tasche del contribuente.
Comune di Castelfidardo