23 Marzo 2019
Giornate FAI di primavera: un appuntamento irripetibile, giunto quest’anno alla 27ª edizione, dedicato al nostro panorama culturale, da scoprire e proteggere. Nel week-end, grazie all’impegno delle 5 Delegazioni marchigiane e dei 650 volontari del FAI saranno 81 i beni aperti nelle Marche, luoghi normalmente chiusi o poco conosciuti, che verranno raccontati dai 3.300 “apprendisti ciceroni” giovani studenti che dopo essersi preparati con l’aiuto dei loro insegnanti e dei Delegati FAI, illustreranno ai visitatori gli aspetti storici ed artistici dei beni aperti. Un’occasione straordinaria di conoscenza del nostro territorio!
Gli iscritti alla Fondazione, e chi si iscriverà al FAI in occasione della manifestazione, potranno godere di ingressi dedicati e accessi prioritari. I contributi versati dai visitatori verranno impiegati per restituire agli italiani e al mondo l’Orto delle Monache, quel minuscolo spazio dal quale Leopardi immaginava l’Infinito.
ANCONA – Ad Ancona è visitabile la cinquecentesca chiesa di San Gregorio Illuminatore, riaperta da pochi mesi dopo 46 anni di oblio, l’antica Sinagoga anconetana, il forte Altavilla, suggestiva parco urbano e struttura militare che guarda il mare, e infine il Mercato delle Erbe, l’elegante edificio Liberty in ferro e ghisa che nasconde una storia straordinaria e decisamente insolita.
Sirolo sarà possibile immergersi nell’atmosfera medievale e ripercorrere i camminamenti e le strade che hanno caratterizzato il Borgo di Sirolo nel Medioevo attraverso la visita-itinerario al Castello di Sirolo.
Ad Osimo potrete visitare Palazzo Campana: uno scrigno perfettamente conservato che ospita al suo interno un piccolo teatro, un archivio, una antica biblioteca dotata di rari e preziosi volumi, una preziosa cappella e una collezione d’arte completamente restaurata.
A Fabriano ci sarà un interessante percorso – itinerario dedicato alla risorsa dell’acqua che comincia nella Piazza del Mercato (piazza Garibaldi), accanto al Fiume Giano per giungere fino alle Concerie medievali ove sarà possibile visitare le antiche vasche dove venivano conciate le pelli. Saranno anche presenti dei Mastri Cartai che si esibiranno nella produzione della carta fatta a mano attraverso le tecniche che hanno reso Fabriano famosa in tutta Europa.
Ad Avacelli, uno dei bellissimi castelli di Arcevia sarà visitabile la Chiesa di Sant’Ansonvino e la Chiesa di San Lorenzo.
Nel comune di Sassoferrato potrete scoprire Cantarino, un ex villaggio minerario sorto nei primi anni del ‘900 per opera della Montecatini per fornire alloggio ai minatori della miniera di zolfo di Vallotica e il Castello di Rotondo, dalla storia millenaria, con annessa torre medievale.
A Genga potrete vivere l’itinerario storico naturalistico fino al Tempio del Valadier e l’Eremo di Infra Saxa. Il percorso parte dal parcheggio del Santuario della Madonna di Frasassi. Salendo il sentiero si percorre un cammino a ritroso nel tempo dove si arriva all’ingresso della grotta della Beata Vergine dove Papa Leone XII, all’inizio del XIX sec., fece costruire, nascosto nella cavità, un tempio neoclassico ottagonale con cupola, attribuito al Valadier.
A Jesi potrete visitare il rione San Savino, prima insediamento dei Piceni, poi dei Romani ed infine dei Longobardi. Oggi è il cuore pulsante del quartiere più vivace e multietnico di Jesi. Saranno visitabili inoltre gli spazi dell’ex Conservatorio delle Povere Fanciulle della Divina Provvidenza in Corso Matteotti. Gli ambienti riprenderanno vita grazie alle ricostruzioni degli studenti e alle voci di coloro che oggi lo abitano. Un’indagine sulla vita in un orfanotrofio, sulla condizione della donna e sulle trasformazioni subite negli anni.
A Senigallia sarà visitabile il Sacrario ai Caduti in piazza Garibaldi, uno dei centri pulsanti della cittadina, all’interno dell’antico palazzo della Dogana e il Palazzo Comunale dove presso la Sala Consigliare sarà possibile compiere una visita virtuale, tramite proiezione di video, foto e ricostruzioni documentarie della Cava di San Gaudenzio, che fin dall’Alto Medioevo ha avuto un forte legame con la città di Senigallia.
A Ostra Vetere potrete ammirare la Chiesa di Santa Lucia, annessa al monastero delle clarisse, oggi sede del polo museale cittadino. A Ostra, in Piazza dei Martiri potrete vivere un viaggio virtuale negli antichi edifici prima di quel triste 16 aprile del 1944, quando una bomba sventrò completamente la bellissima chiesa di San Giovanni, che sorgeva nella piazza principale di Ostra, accanto alla Torre dell’orologio.
A Corinaldo potrete visitare Santa Maria in Portuno che rappresenta un lungo e affascinante viaggio attraverso una storia di oltre duemila e cinquecento anni dai piceni, romani, barbari, al Medioevo fino ai giorni d’oggi: ovvero dal progetto Archeo-Nevola 2018 a Santa Maria in Portuno. La campagna di scavo, avviata in seguito all’individuazione della tomba a circolo, ha portato alla luce un corredo funerario di straordinaria importanza capace di porre un contributo innovativo allo studio sulla presenza picena nelle Marche.
MACERATA – La Delegazione di Macerata darà il benvenuto a tutti i visitatori nel centro storico di Macerata e nel cuore di Recanati e, nella sola giornata di domenica, nel territorio di Visso, regalando un percorso unico tra la storia, la natura e i sapori di una zona straordinaria colpita dal terremoto, ma vivo e vitale, desiderosa di continuare ad accogliere nonostante tutto.
A Macerata potrete visitare la Biblioteca Comunale palazzo Mozzi Borgetti, una delle più grandi delle Marche con il suo patrimonio di circa 400.000 volumi, oltre 10.000 manoscritti e circa 300 esemplari di incunaboli. Potrete visitare inoltre lo splendido Palazzo De Vico, poco conosciuto ai più e l’affascinante Palazzo degli Studi, con la possibilità esclusivamente riservata agli aderenti FAI (che possono iscriversi in loco) di accedere alla sua terrazza mozzafiato.
A Recanati sarà possibile visitare i suggestivi edifici del Palazzo Comunale e della Torre del Borgo con il panorama spettacolare sul territorio circostante. Riservato agli iscritti FAI invece lo splendido Palazzo Passari (possibilità di iscriversi in loco).
Non poteva mancare l’attenzione del FAI per le nostre terre martoriate con l’itinerario “Visso e il suo territorio: Quei monti azzurri che di qua scopro” che si svolgerà a Visso e dintorni nella sola giornata di domenica 24 marzo. Eccezionalmente, sarà possibile accedere a gruppi nella zona rossa di Visso (con prenotazione obbligatoria in loco, e per un numero limitato di persone) con il supporto della Polizia Municipale, dei Vigili del fuoco e della Proloco e accompagnati dallo storico del territorio Enrico Franconi. Gli edifici storici saranno raccontati attraverso i mestieri e le tradizioni che fino ad oggi hanno animato il borgo. Verrà organizzato un punto di incontro presso il nuovo centro artigianale “La compagnia dei maestri artigiani di Visso”, dove si terrà un convegno sull’artigianato e sulle attività economiche tradizionali del territorio.
Grazie alla disponibilità della CONTRAM, da Macerata partirà un autobus (50 posti) a/r che porterà gratuitamente nel territorio vissano. Partenza ore 8.15 da Piazza Pizzarello, rientro previsto per le 20.00 Prenotazioni: 3339714793 o 3293976345. Corredano il ricco programma della Giornata due passeggiate naturalistiche guidate agli incantevoli panorami di Castelsantangelo sul Nera e di Ussita: Castelsantangelo: “Faggeta e suoni del bosco”. La passeggiata prevede la visita agli affreschi della Chiesa di Santa Maria venuti alla luce in seguito al terremoto. (Prenotazione al n. 3396039429) Ussita: “Geologia e geomorfologia dell’Appennino Umbro-Marchigiano. Gli altipiani pascolativi, boschi e animali dei Monti Sibillini”. (Prenotazione al n 3394170969 o 3383512637
A Pesaro si potranno vedere la Chiesa monumentale di San Giovanni Battista, voluta nel 1543 da Guidubaldo II della Rovere; gli Orti Giulii e l’Osservatorio Valerio, uno dei sei osservatori italiani individuati dall’ONU con la qualifica di “Centennial Observation Station”, con più di 100 anni di dati meteorologici.
Si potranno inoltre scoprire l’Acquedotto Romano di Pesaro che è stato per circa 2.000 anni l’unica fonte pubblica di approvvigionamento idrico della città; gli scavi archeologici di Colombarone e l’affascinante Borgo di Fiorenzuola dove si potranno visitare l’ex canonica di Sant’Andrea e il giardino privato che si affaccia sul mare. Sono inoltre previste passeggiate naturalistiche lungo i primi tornanti di Strada della Marina.
A Urbino vi aspetta un affascinante percorso alla scoperta dell’arte del restauro: apriranno le loro porte i Laboratori della Scuola di Conservazione e Restauro dell’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo” a Collegio Raffaello e a Palazzo Albani, dove sarà possibile visitare anche la splendida Gipsoteca. A Fano saranno visitabili il Palazzo del Podesta cioè il portico ed il foyer del Teatro della Fortuna oltre agli scavi sottostanti; la Chiesa di San Francesco, resa surreale dalle profonde ferite che ha subito nel corso del tempo e infine un’apertura insolita ma interessante: la Caserma Paolini, in cui i visitatori saranno accolti nel cortile da alcuni rappresentanti del 28° Pavia che ci parleranno dei cambiamenti del ruolo delle caserme.
A Cagli, due bellissime aperture: la Chiesa di Santa Chiara con il Coro delle Clarisse, che vede protagonista Gaetano Lapis, e la Cappella Tiranni con il Monumento funebre di Battista Tiranni, opere eccelse di Giovanni Santi custodite nella Chiesa di San Domenico.
A Fossombrone si vedranno la Casa Museo – Quadreria Cesarini, la Chiesa di Santa Lucia, e la Corte Alta, secondo un interessante percorso che mette in stretta relazione tre siti all’apparenza molto diversi.
A Piobbico riapriranno al pubblico le antiche Fornaci Romane, scoperte dal proprietario nel corso di lavori di ristrutturazione della sua casa, e la bella Chiesa di Santo Stefano alle Murate, con un percorso che passa davanti all’abitazione di Costanzo Felici, autore di uno dei più famosi erbari del 1500.
Ad Apecchio è previsto un percorso che toccherà le principali bellezze del borgo partendo da Palazzo Ubaldini per raggiungere la Chiesa di Santa Lucia, il Ponte Medievale, la Pieve di San Martino e il Quartiere Ebraico.
A Fermignano, un ricco itinerario che parte dal complesso monumentale della Torre e del Ponte Medievale per toccare l’ex Mattatoio ed il Lavatoio, da cui si gode una splendida vista verso il ponte e l’ex cartiera: un’icona delle Marche. Si visiterà inoltre la Cripta di San Silvestro, poco fuori il centro abitato.
A Sassocorvaro andremo alla scoperta di un settecento inedito nella Rocca Ubaldinesca, dove conosceremo Giovanni Cristoforo Battelli, monsignore al tempo di Clemente XI Albani. E infine Lamoli di Borgo Pace, in cui potremo visitare l’Abbazia di San Michele Arcangelo, luogo del cuore per eccellenza, che ha raccolto 24.750 firme nell’ultimo censimento del FAI immerso in una natura e in un territorio tutto da godere e riscoprire.
A Mondolfo potrete vedere il Parco della Rimembranza e il Monumento ai Caduti con i 77 alberi di leccio, uno per ogni soldato mondolfese morto nella guerra 1915- 1918, quasi in un simbolico abbraccio verso il fante che, al centro del monumento impugna la bandiera italiana.
ASCOLI – In questa provincia saranno visitabili 7 beni ad Ascoli Piceno e 7 a Montedinove, il borgo storico scelto dal Fai per questa edizione che si preannuncia ricca di suggestione e di fascino.
Al centro dell’itinerario di Ascoli Piceno c’è la ricchezza culturale della nostra terra nel Settecento, espressa nei Fasti pittorici dei Palazzi ascolani. Si potrà ammirare lo splendido Palazzo Odoardi, sede della Camera di Commercio con la Sala Gialla che presenta uno stupendo soffitto a scomparti recante la raffigurazione di Giove e Minerva ed altre scene allegoriche e mitologiche. In piazza Roma i soli soci Fai potranno visitare la dimora Gabrielli con i suoi stucchi e decorazioni mentre il pubblico potrà fruire di Palazzo Malaspina, dimora privata con le sue “stanze segrete”. Di grande interesse l’opportunità di accedere a Palazzo Alvitreti, sede della Confindustria, che presenta raffigurazioni di grandi artisti di vari epoche e di visitare Palazzo San Filippo, recentemente restaurato sede della Prefettura e della Provincia che presenta saloni di rappresentanza affrescati da Adolfo De Carolis e Domenico Ferri.
Importante anche l’anteprima-mostra “Forme del Paesaggio” di Tullio Pericoli a Palazzo dei Capitani e la visita allo stadio cittadino Cino e Lillo Del Duca, per rendere omaggio ad luogo di emozioni, di memoria e di identità della città delle Cento Torri. Potrà essere visitato negli spazi interni e negli spogliatoi, in genere preclusi al pubblico dove saranno anche esposti foto, trofei e filmati.
A Montedinove, straordinario scrigno di storia e di cultura a cavallo dell’Aso con vista mozzafiato dai Sibillini al mare, si potrà visitare il palazzo comunale, la chiesa Santa Maria De Cellis che testimonia la presenza dei templari nel Piceno, il museo delle tombe Picene con il loro prezioso corredo di antichi manufatti, la chiesa di San Lorenzo, il Convento di San Tommaso Becket in cui i frati rimasero fino alla soppressione degli ordini religiosi da parte di Napoleone, la cinta muraria e la porta della Vittoria.
FERMO – L’itinerario del FAI a Fermo ripercorre la storia della città che nasce dalle acque. Nei cortili dei palazzi che si affacciano sul quartiere, esistono fontane costruite sui resti di fontanili romani, a testimonianza di un articolato sistema idrico superficiale. Saranno visitabili pozzi che si aprono in cortile di abitazioni private in corso Cavour 79 e in Via Sant’Anna e il cortile di Palazzetto Morroni.
I soli iscritti FAI, potranno ammirare il Palazzetto Sacconi al cui piano terra si trovano un antico pozzo che raggiunge in profondità le imponenti strutture idriche romane della città. Aperta anche la Villa Il Cannone, un antico fortilizio con eleganti sale affrescate e un parco con piante secolari a pochi metri dal mare dove D’Annunzio scelse di trascorrere la luna di miele con Maria Harduin.
A Petritoli potrete visitare la Chiesa di Santa Maria Ad Martyres con un prezioso organo del Callido del XVIII secolo con canne in lega d’argento; l’antica Stamperia Fabiani dove sarà possibile possibile vedere all’opera le macchine e conoscere i segreti e le antiche tecniche della nobile arte della stampa; l’ex Monastero delle Clarisse con la bellissima sala con coro ligneo del XVII secolo; il Teatro dell’Iride e la Torre Civica.
A Porto San Giorgio sarà visitabile la Villa delle Rose in stile Liberty, una delle più antiche case di villeggiatura edificata nella zona settentrionale della riviera sangiorgese.
A pochi chilometri dall’abitato di Torre di Palme è possibile visitare lo Stabilimento Idropinico che sfrutta le “Acque Palmensi del Piceno” realizzato nel 1950 e immerso in un parco di pini e palme secolari. Lo stabilimento ha cessato il funzionamento, è chiuso al pubblico ed è in discreto stato di conservazione. Le proprietà curative delle acque palmensi erano conosciute già in epoca romana. Le acque, la cui composizione è mediominerale bicarbonato calcica, sgorgano a 16°C.
Comune di Castelfidardo