Dall’anno 2003 l’associazione Croce Verde non riceve dall’Asur 7 il rimborso per le prestazioni eseguite: una situazione che ha aperto una voragine finanziaria (gli arretrati ammontano a più di 300.000 €) tale da paventare l’ipotesi di chiusura della pubblica assistenza fidardense o un drastico ridimensionamento dell’attività già da lunedì prossimo, 1° ottobre.

Un rischio contro il quale si leva forte anche la voce del Consiglio Comunale che nella seduta di ieri – giovedì 27 settembre – ha approvato all’unanimità una mozione che richiede un intervento sollecito e concreto da parte dell’Azienda Sanitaria. “Considerato che i servizi svolti dall’associazione sono di fondamentale importanza per tutta la comunità ed eventuali sospensioni recherebbero gravi danni ai cittadini – recita la mozione – il Consiglio Comunale chiede all’Azienda Sanitaria regionale l’impegno a provvedere quanto prima al pagamento delle somme che consentano all’associazione Croce Verde di Castelfidardo di mantenere tutti i servizi in essere e a provvedere al perfezionamento della convenzione attualmente in essere, al fine di regolamentare tempi e periodi dei pagamenti. Impegna altresì l’Amministrazione Comunale ad invitare ufficialmente l’assessore regionale alla sanità Mezzolani ed il direttore della zona territoriale 7, dott. Di Bernardo, in un apposito Consiglio Comunale per relazionare in merito ai tempi e ai modi previsti dall’Azienda che rappresentano per definire l’annosa questione”. Durante la discussione, il Sindaco e l’assessore Nardella hanno riferito di essersi già mossi presso le massima autorità competenti (da cui attendono risposte) e di essere pronti anche a manifestare per scuotere l’opinione pubblica e risolvere il problema alla radice. Sulla stessa linea gli esponenti dell’opposizione: Cingolani (An), Scattolini (FI), Lorenzetti e Catraro (Unione) hanno parlato di un “fiore all’occhiello che va difeso”, con l’aiuto sia istituzionale che dell’intera comunità castellana, perché i primi ad essere danneggiati dall’eventuale chiusura della Croce Verde sarebbero i cittadini stessi.