20 Giugno 2007
CASTELFIDARDO – Dando continuità alla politica di attenzione e di valorizzazione del patrimonio storico cittadino in ogni sua espressione, l’Amministrazione Comunale sta effettuando in questi giorni un intervento di restauro conservativo ad uno dei beni culturali più significativi di Castelfidardo. Come i residenti avranno notato, il Monumento al Crocifisso posizionato in una zona nevralgica del centro storico tra le vie Matteotti e S. Soprani, è “ingabbiato” in una struttura protettiva. Al prof. Moreno Angelani è stato affidato l’incarico di farlo tornare agli antichi splendori, eliminando i “segni” del tempo e dello smog cui è inevitabilmente soggetto. L’esperto restauratore ha risanato dapprima il tettino in legno mediante impregnazione di antitarlo e lo ha poi ricolorato per riportarlo come in origine; il basamento in graniglia – particolarmente esposto ai gas di scarico delle auto che transitano nell’incrocio – è stato completamente ripulito con impacchi di carbonato d’ammonio. Particolarmente accurato il procedimento per eliminare le microfessure presenti nella finissima maiolica di cui sono fatti il Cristo ed il “tondo” (stile “Luca della Robbia”), provocate nel corso degli anni da impercettibili movimenti e scosse di terremoto. L’intera struttura sarà infine sottoposta ad una ulteriore vernice protettiva che la preserverà dalle intemperie future. Il lavoro verrà completato entro la data del 14 maggio, festa dei Santi Patroni Vittore e Corona. Vuoi per la posizione vuoi per il valore simbolico, il Crocifisso è opera che sta particolarmente a cuore ma vanta anche notevole pregio artistico: progettata dall’ing. Remo Rita e realizzata dall’impresa edile Luigi Carini e nipoti, fu inaugurato da Don Paolo Pigini, che ne era l’ideatore nel settembre del 1936 in occasione delle “Sacre Missioni”. La croce, in un unico blocco di cemento armato, è opera di Aurelio Carini, ex Sindaco negli anni ottanta.
Comune di Castelfidardo