29 Giugno 2007
Lo scorso 12 giugno il turno di ballottaggio decretava – dopo un’appassionante ed equilibrata “disputa” elettorale – la mia nomina a Sindaco. E’ dunque trascorso un anno, dodici mesi di lavoro, in cui ho cercato di rispettare le “promesse” dando la mia impronta personale e del gruppo che mi sostiene. Sull’efficacia dell’operato dovrebbero essere i cittadini ad esprimersi ma con onestà vi sottopongo alcune riflessioni. Talvolta mi capita di sentire considerazioni relative alla scarsa visibilità delle scelte effettuate, un interrogativo cui non intendo sottrarmi. Ad un’attenta valutazione devo però ricordare che questo mandato è nato sotto il segno dell’acqua – anzi del fango! – ritrovandoci a gestire l’emergenza alluvione che ha provocato danni così ingenti che è eufemistico definirli gravi. Inevitabilmente, questa situazione ha assorbito buona parte delle energie della macchina amministrativa, tant’è che a tutt’oggi stiamo seguendo da vicino le tappe che ci auguriamo portino presto ad incassare dallo Stato i rimborsi assicurati (nella misura dell’80%, un ottimo risultato) dando prospettive concrete al tessuto economico produttivo. Inoltre, va detto che gli effetti del “primo” bilancio approvato da questa Giunta (atto adottato a fine marzo) non sono immediati, ma si vedranno nella parte terminale dell’anno, quando i lavori avviati cominceranno a prendere corpo. In questo periodo è naturale infatti che si gestisca l’eredità della precedente Amministrazione, che pure ci ha lasciato importanti progetti, vedi la strettoia delle Fornaci, avviata in passato ma finanziata con l’attuale manovra finanziaria. La nuova impostazione riflette comunque scelte molto precise. L’impegno a non ritoccare tasse e tariffe dei servizi garantendo la qualità del sociale – su cui invece quasi tutte le Amministrazioni viciniore sono intervenute – è stato mantenuto con una ferma presa di posizione, tanto da raccogliere l’elogio dei Sindacati. L’attenzione all’ambiente è sottolineata dagli investimenti nelle fonti di energia alternativa, mentre sul fronte della viabilità stiamo proseguendo la messa in sicurezza delle strade sia attraverso il rifacimento dei manti che con nuove rotatorie: dalla Figuretta, al bocciodromo (già attive), dal finanziamento di quella di San Rocchetto all’approvazione del piano di recupero all’altezza del Gatto Nero. Ordinaria amministrazione? In parte forse sì, ma simultaneamente stiamo trovando le soluzioni invocate per il centro storico, di cui stiamo migliorando l’arredo urbano e ottenuto dalla Regione il finanziamento per i parco naturale commerciale. E ancora, progetti di largo respiro per le imprese, con l’adesione al C.A.M. e successivamente alla Meccano spa che aprirà sul territorio uno sportello di servizio per le nostre imprese, il forte sforzo economico sull’edilizia scolastica di cui abbiamo già parlato; si sta poi rimettendo mano al mercato del lunedì e sotto il profilo culturale – oltre a rinnovate proposte di intrattenimento – c’è grande attenzione al recupero del patrimonio artistico. Uno degli elementi da sempre più critici è il sistema fognario: alcuni interventi vengono seguiti direttamente dai nostri uffici (vedi il consistente lavoro in via delle Sgogge), mentre l’APM di Macerata, si sta muovendo in altre zone con investimenti notevoli, ad esempio in via Rossini. Restano – e non lo nego – dei nodi al pettine. Vedi i parcheggi in centro, su cui stiamo valutando delle proposte che potrebbero portare in futuro ad un’isola pedonale, e la convivenza tra i diritti dei residenti e le intemperanze spesso legate all’esuberanza dei nostri giovani. Certo, si poteva fare qualcosa di più ma sarà il tempo a far maturare ed apprezzare tutto ciò che abbiamo messo in cantiere o che abbiamo in mente di realizzare nell’arco dei prossimi quattro anni.
Comune di Castelfidardo